Il ministro Urbani decreta la nascita a Torino del terzo polo italiano del restauro e si augura la nascita di una fondazione delle residenze sabaude con la Reggia di Venaria come capofila.
“Nasce una cosa veramente significativa, di grande potenzialita’ di immagine ed economica’. Cosi’ il ministro per i Beni e le attivita’ culturali, Giuliano Urbani, ha definito la FONDAZIONE PER LA CONSERVAZIONE E IL RESTAURO DEI BENI CULTURALI ‘LA VENARIA REALE’.
A decretare ufficialmente la nascita dell’ente, durante il convegno “Il codice Urbani e la circolazione dei beni culturali” del 21 marzo, che trasforma il Piemonte nel terzo polo italiano del restauro, la firma posta all’atto costituito da Urbani, dal presidente della Regione Piemonte, Enzo Ghigo, e dai presidenti della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Andrea Comba, della Fondazione per l’arte della Compagnia di San Paolo Carlo Callieri, e dal rettore dell’Universita’ di Torino, Ezio Pelizzetti. Il Centro, terzo in Italia dopo l’Istituto centrale per il restauro di Roma e l’Opificio delle pietre dure di Firenze, è ospitato nelle antiche Scuderie e nel Maneggio della Reggia di Venaria – alle porte di Torino. Su un’area di 8.000 metri quadrati trovano spazio 15 aule didattiche, otto laboratori di restauro, sette aule studio, cinque gabinetti scientifici dotati di attrezzature all’avanguardia. Su uno spazio ulteriore di 1.400 metri quadrati verra’ allestito anche il Laboratorio per il restauro del libro e della carta, botteghe di artigiani e restauratori professionisti. Quello che un tempo era un galoppatoio sara’ invece trasformato in Laboratorio per il restauro della pietra e dei metalli. Il Centro e’ gestito dalla Fondazione voluta dal Ministero per i Beni culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Universita’ di Torino e dalle Fondazioni per l’arte della Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Crt.
“E’ solo la prima tappa di una sfida iniziata anni fa – ha osservato Enzo Ghigo davanti ad una affollata platea di esperti di restauro e promotori della iniziativa – qualcuno riteneva fosse difficile recuperare la Reggia. Quando concluderemo l’opera ci troveremo davanti a qualcosa di straordinario. Abbiamo scommesso sul recupero dei beni culturali”.
Enzo Ghigo, accennando al ‘Circuito delle residenze reali’, ha poi rimarcato: ‘Sara’ all’altezza dei Castelli della Loira. Anzi, secondo me li superera’. Naturalmente tutto questo non sarebbe stato possibile senza una sinergia tra il Ministero e le Regioni’.
Un’unica fondazione per le residenze sabaude che abbia magari come capofila la Venaria Reale é ancora solo un’ipotesi attualmente allo studio e a parlarne a margine del convegno di Torino su ‘Il codice Urbani e la circolazione dei beni culturali’ e’ stato lo stesso ministro Giuliano Urbani che ha osservato che la Venaria ”non nasce da sola ma nel sistema delle residenze sabaude e non possiamo certo fare 12 fondazioni ma dobbiamo valorizzarle congiuntamente con qualcosa di integrato”. Riguardo a una fondazione che abbia Venaria come capofila il ministro per i beni culturali ha concluso: “La nostra ambizione e’ di rendere vive e vitali tutte le residenze sabaude”.
Fonte:CulturalWeb