Pierfranco BRUNI: I Beni Culturali. Risorse e identità.

‘La politica del Ministero per i beni e le attività culturali guarda con attenzione ai raccordi tra le testimonianze della memoria e i processi culturali presenti nella società contemporanea.

Proprio per questo il Codice dei beni culturali costituisce uno strumento intelligente ed organico per affrontare le questioni giuridiche, istituzionali e culturali presenti nella società di oggi. La tutela è un fatto fondamentale ed è da questo punto che si irradiano gli elementi della valorizzazione, della gestione e della promozione. Il Codice darà risultati sicuri per una politica della cultura in cui progettualità, formazione, innovazione rappresentano cardini fondamentali che si legano ai nodi della conservazione, della salvaguardia e della fruizione del patrimonio che resta patrimonio nazionale’.

E’ ciò che ha dichiarato Pierfranco Bruni, rappresentante del Ministero per i beni culturali nella commissione Unesco, nell’annunciare l’uscita del suo nuovo libro dal titolo “I Beni Culturali. Risorse e identità” (Edito dall’ Iral, Istituto di Ricerca per L’arte e la Letteratura). Il libro si presenta con una elegante veste e un ampio apparato bibliografico. Sostanzialmente è un lavoro che ricostruire la storia del concetto di bene culturale passando attraverso un’analisi articolata e non perdendo di vista i vari processi normativi.

‘I Beni Culturali’, il saggio di Pierfranco Bruni, apre una discussione a tutto tondo sulla questione e passa in rassegna quei percorsi giuridici e culturali che hanno portato al Codice dei beni culturali. Il testo di Bruni si sofferma sul rapporto tra economia e cultura, tra vocazioni e investimenti, tra realtà nazionali ed Enti locali, sottolineando, in modo particolare, l’importanza del ruolo dei musei, delle biblioteche, del territorio e del dialogo costante tra paesaggio e culture sommerse. L’attualità di questo lavoro scientifico di Pierfranco Bruni pone all’attenzione riferimenti fondamentali come la tutela, la valorizzazione, la fruizione. Elementi sui quali Bruni si è soffermato evidenziando il valore pedagogico dei beni culturali e le capacità produttive che possono innescare. Si sofferma sulla necessità di un discorso didattico e di metodologie pedagogiche da applicare proprio ai vari campi dei beni culturali.

Già di per sé, ha sostenuto ancora Pierfranco Bruni, il bene culturale è una risorsa. Bene e cultura e nello stesso tempo risorsa in quanto portatrice di sviluppo, investimento, interazione con le attività produttive e con le realtà territoriali. Occorre spingerci verso dimensioni pedagogiche che creano un legame straordinario con l’utenza‘.

Bruni, nel saggio in questione, offre delle chiavi di lettura importanti anche per ciò che concerne il ruolo che gli Enti locali possono rivestire in merito alla materia dei beni culturali.

Fonte:CulturalWeb