Mario Ciaccia (Presidente di Arcus): “Il sogno di Arcus e’ quello di creare dei bacini culturali attraverso i quali incrementare l’economia”.
Un sito internet che permetta a specialisti e visitatori di viaggiare virtualmente nellaPompei di 2000 anni fa. Fruibile anche dai non vedenti. Questo il progetto, intitolato ‘Fortuna visiva di Pompei’, presentato il 24 marzo, a Roma, alla presenza di Mario Ciaccia, presidente di Arcus, Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale di Pisa, e Ettore Pietrabissa, direttore generale di Arcus.
L’operazione, finanziata interamente da Arcus, Societa’ per lo sviluppo dell’arte, della cultura e dello spettacolo, vedra’ coinvolti in partnership la stessa Arcus, la Scuola Normale di Pisa e la Soprintendenza Archeologica di Pompei e sara’ terminata, secondo gli organizzatori, in un triennio.
‘L’idea – ha commentato Ciaccia – mira alla valorizzazione di un’area archeologica tra le piu’ visitate, anche utilizzando tecnologie multimediali che permettano una migliore fruizione del sito’. Al visitatore che si colleghera’ on-line al sito della Soprintendenza, ma anche a chi si trovera’ negli scavi, sara’ offerta la possibilita’ di rivivere l’antica Pompei e di confrontare il sito storico con quello attuale, muovendosi su un itinerario disegnato su misura e in maniera del tutto personale. ‘La scelta di Pompei – ha aggiunto Ciaccia – non e’ stata casuale, costituendo questo uno dei poli d’eccellenza dei siti archeologici a livello mondiale’.
”Il sogno di Arcus – ha spiegato Mario Ciaccia, presidente di Arcus, e’ quello di creare dei bacini culturali che si trasformino in percorsi di turismo specifico, attraverso i quali incrementare l’economia e la conservazione degli stessi. Il nostro paese ha una grande responsabilita’, essendo una sorta di ‘scrigno a cielo aperto’. Per quanto riguarda Pompei, la nostra volonta’ e’ quella di concorrere a valorizzare il suo inestimabile patrimonio. E’ necessario, pero’, ‘fare sistema’ con le istituzioni, la societa’ civile e le universita’, per essere certi di ottenere realmente cio’. Credo veramente nel ‘sistema paese’, ma credere non basta, bisogna mettere in pratica”.
”Abbiamo scelto di operare a Pompei – ha affermato Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale di Pisa – in quanto luogo ‘unico al mondo’, vero e proprio archetipo e modello dei siti archeologici. La Normale, inoltre, ha un filone di studi consolidato legato alla citta’ romana. Il principio del nostro partner Arcus e’ molto importante: riteniamo anche noi che i Beni Culturali siano molto importanti per lo sviluppo dell’economia nazionale”.
Fonte:CulturalWeb