Sul finire del IV secolo, gli imperatori Valentiniano, Valente, Graziano, Arcadio e Onorio promulgarono editti per assicurare esenzioni o rimborsi, fino a un terzo delle tasse dovute, per quelle città che avessero messo mano alla conservazione degli edifici pubblici e, in particolare, di fortificazioni e terme.
Eppure oggi, a leggere le cronache, soprattutto quelle di casa nostra, se ne sentono di tutti i colori sul patrimonio culturale. Sfigurato, svenduto, scempiato. Ma, soprattutto, mal tutelato. Chi dovrebbe proteggerlo fa tutt’altro.
È connivente con la speculazione, lascia che si facciano le peggiori cose senza muover foglia, senza impegnarsi, senza denunciare. Sotto accusa sono il ministero, le soprintendenze, i loro funzionari, l’organizzazione della tutela. Chi ha ragione? […]. Per capire qual è lo stato dell’arte non ci sono scorciatoie. Bisogna avere la pazienza di andare per i viottoli tortuosi della conoscenza, comprendere gli eventi, collocarli in un contesto. Bisogna partire da dove si sono soffermati altri, quelli che hanno avuto la determinazione e la pazienza di fare un’analisi della situazione italiana e capire che cos’è successo […] (R.C.).
In Appendice, documenti preziosi, praticamente inediti o introvabili: La relazione della Commissione d’indagine (documenti della Commissione Franceschini, 1967); la Carta del Restauro del 1972 integrata con quella del 1965; la Convenzione Europea del Paesaggio del 2000.
Indice:
– Introduzione,
– Contesto vs oggetto,
– Documento vs monumento,
– Progetto vs manutenzione,
– Paesaggio vs ambiente,
– Conclusioni.
Appendice:
Commissione Franceschini.Relazione della Commissione d’indagine.
La Carta Italiana del Restauro del 1972.
Convenzione Europea del Paesaggio.
Postilla.
Info:
Edizioni Spirali
pp. 235, Euro 18.00
ISBN 88-7770-742-9
Link: http://www.spirali.com