Discutere di valori culturali a dimensione planetaria in un momento in cui il concetto stesso di «valore» viene messo seriamente in dubbio potrebbe apparire come una sterile esercitazione intellettuale, comunque di dubbia incisività ai fini della tutela dei patrimoni culturali dei vari Paesi del mondo.
I risultati di una tale operazione, infatti, parrebbero poter essere la constatazione della impossibilità di individuare valori ampiamente, se non unanimemente, condivisibili o, al contrario, della permanenza della prassi secolare di imporre come valori egemoni quelli elaborati dalla tradizione europea come valori generali di riferimento.
Come è noto, i concetti di autenticità, irripetibilità, unicità, identità formale, stratificazione storica e altri simili non sempre individuano realtà identiche o almeno analoghe perfino all’interno della medesima tradizione occidentale: dunque il problema non può essere quello di tentare di trovare dei corrispettivi nelle tradizioni culturali «altre», ma di rintracciare all’interno di ognuna di esse concetti che abbiano lo stesso «peso» di quelli impiegati nella nostra cultura e ai quali quindi possa e debba essere riconosciuto il medesimo ruolo di valori fondamentali per le sorti di quelle civiltà.
L’articolo integrale è disponibile nell’edizione stampata de Il Giornale dell’Arte, Aprile 2007.
Fonte:Il Giornale dell’Arte on line