FONDAZIONE PER L’ARTE DELLA COMPAGNIA DI SAN PAOLO.

La Fondazione per l’Arte è una struttura stabile della Compagnia di San Paolo, nata nel 2004 dalla trasformazione della Fondazione San Paolo di Torino. La Fondazione interviene nel settore dei beni culturali con modalità prettamente operative, che integrano e completano il profilo prevalentemente “grantmaking” della Compagnia. Il suo ruolo si delinea sempre più quale quello di “incubator” di enti volti a presidiare aspetti peculiari della valorizzazione dei beni e delle attività culturali, della formazione e della gestione museale.
L’attività istituzionale della Fondazione, sulla base dello Statuto, consiste nel promuovere la salvaguardia, l’arricchimento e la valorizzazione del patrimonio artistico e la diffusione dell’interesse per l’arte. In tale direzione progetta e sostiene interventi volti a qualificare le professionalità e le attività organizzative nell’ambito della conservazione e del restauro e della conoscenza del patrimonio architettonico e artistico. Sul tema della ridefinizione degli assetti gestionali dei musei, la Fondazione per l’Arte interviene in processi che – avviati a livello nazionale – trovano in Torino un ideale laboratorio di sperimentazione, con le già costituite Fondazione Torino Musei, Fondazione Museo delle Antichità Egizie e Fondazione per la Conservazione e il Restauro ‘La Venaria Reale’.

Restauro, ricerca e formazione

Il Centro di Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, di cui la Fondazione per l’Arte è fondatore e il cui Consiglio di Amministrazione è attualmente presieduto dal Presidente della Fondazione per l’Arte, è stato creato nel marzo 2005. Dispone di laboratori di restauro e scientifici dotati di strumenti ad alta tecnologia e sofisticati apparecchi di analisi non invasiva, nonché di un Centro di Documentazione collegato con le più importanti biblioteche e istituzioni di restauro internazionali. Presso la Reggia di Venaria Reale avrà sede anche un Centro di Studi e Documentazione sul Barocco, destinato ad avere un ruolo di propulsore della ricerca in collaborazione con i principali enti competenti in materia. Per tale istituzione la Fondazione per l’Arte ha sviluppato un progetto che prevede la creazione di una biblioteca specialistica, un archivio fotografico e un archivio di documentazione digitale delle fonti storiche. La Scuola di Alta formazione e Studio istituita presso il Centro, grazie ad una specifica convenzione con l’Università di Torino, è sede, dall’anno accademico 2006/2007, del primo corso universitario per il rilascio del titolo di laurea in Restauratore-Conservatore di Beni Culturali. La Scuola attiva anche corsi di formazione e specializzazione.
In ambito formativo la Fondazione promuove e sostiene borse di ricerca attivate tra gli altri con l’ INHA – Institut National d’Histoire de l’Art di Parigi a favore di giovani ricercatori italiani, l’UNESCO e l’IUCN (World Conservation Union), per il progetto Conserving Natural World Heritage and Cultural Landscapes in Southern Europe. In quest’ultima occasione la Fondazione si avvale anche dell’esperienza maturata da SiTI – altro ente strumentale della Compagnia di San Paolo – autore di ricerche di elevata specializzazione, come Security & Safety Assessment dei Beni Culturali, indagine svolta sui Musei di Torino e del Piemonte.


Valorizzazione dei beni culturali

La Fondazione per l’Arte promuove iniziative finalizzate a valorizzare e diffondere la conoscenza delle opere d’arte acquisite.
Le tre vite del papiro di Artemidoro. Voci e sguardi dall’Egitto greco-romano: l’esposizione, che ha avuto luogo a Torino nel 2006, oltre a presentare per la prima volta il papiro, ne ha fornito la contestualizzazione in un arco cronologico dall’antichità al Rinascimento.
La Fondazione si propone la valorizzazione, la gestione e una nuova offerta al pubblico di beni culturali.
Per il raggiungimento dei suoi obbiettivi la Fondazione si avvale anche della collaborazione di enti attivi in settori analoghi, quali l’Associazione Torino Città Capitale Europea – di cui è socia e con la quale ha contribuito alla realizzazione, tra l’altro, dell’Abbonamento Musei Torino Piemonte, iniziativa di grande successo e vasto apprezzamento del pubblico – o con la partecipazione all’Associazione Civita, con la quale è in corso lo studio di fattibilità di una struttura di produzione, realizzazione e gestione di esposizioni internazionali d’arte a Torino. Il settore delle mostre é infatti considerato primario attrattore e valorizzatore dei beni culturali.
Nel progetto Valle di Susa. Tesori di Arte e Cultura Alpina, finalizzato ad attività di valorizzazione integrata dei beni culturali del territorio, la Fondazione coordina l’attività degli enti coinvolti.

Acquisizioni in favore di raccolte museali

Nella convinzione che gli acquisti di opere d’arte siano strumenti vitali per le istituzioni museali, la Fondazione per l’Arte agisce in modo proattivo, operando acquisizioni che entrano in esposizione permanente nei Musei destinatari di rilevanti programmi di intervento della Compagnia di San Paolo.
Le caratteristiche di qualità e di eccellenza delle opere e degli oggetti d’arte prescelti sono tali da consentire il completamento di collezioni di notevoli presenza e interesse, elevando la percezione e l’apprezzamento dell’Istituzione stessa. In relazione ad attività e ruoli ricoperti da altri grandi collezionisti, l’azione è indirizzata in particolare all’archeologia e all’arte antica. Le opere individuate dalla Fondazione vengono perciò recuperate alla fruizione pubblica laddove sarebbero altrimenti non godibili; sono completati nuclei collezionistici con limitate capacità di spesa, con il conseguente avvio di nuove aree di ricerca corredate da pubblicazioni scientifiche. Si amplia così la capacità del museo ricevente attraverso più completi allestimenti, in modo da attrarre nuovo pubblico e da produrre il volano economico oggi auspicato dal settore dei beni culturali.
Tra le iniziative di maggior rilievo vi è nel 2005 l’acquisto del Papiro di Artemidoro, straordianario reperto d’età tolemaica esposto nel 2006 a Torino; il papiro, recuperato dopo il riutilizzo del materiale come maschera funebre, contiene un brano del secondo libro della perduta opera ‘Geographia’ di Artemidoro di Efeso, corredato dalla prima mappa conosciuta della Spagna e da numerosi disegni di animali fantastici ed esercitazioni di bottega d’artista tratti da calchi di sculture.
Un importante nucleo di opere è stato acquisito per lo sviluppo e il completamento della sezione dedicata all’arte antica giapponese del costituendo Museo d’Arte Orientale – MAO di Torino.
Tale acquisto ha compreso, tra le altre, statue lignee del XII e XVI secolo di assoluta eccellenza raffiguranti Guardiani Celesti e Shokannon e due paraventi Rakuchu Rakugai in tempera e foglia d’oro su carta del periodo Edo (inizio XVII secolo).
La Fondazione per l’Arte ha acquistato importanti dipinti antichi tra cui l’Autoritratto (1550-1560) di Luca Cambiaso per le collezioni di Palazzo Bianco a Genova e il seicentesco ritratto di Margherita di Savoia di Giovanni Caracca per la Galleria Sabauda di Torino.

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