Il Museo Egizio e la Galleria Sabauda di Torino, che alcune settimane fa si erano visti ridurre massicciamente il numero di visitatori ammessi per problemi di sicurezza, tornano alla normalita’, in attesa – specificano pero’ i vigili del fuoco – che vengano finiti i lavori richiesti al Palazzo seicentesco che li ospita per garantire il giusto livello di sicurezza.
In particolare al Museo Egizio, che e’ stato al centro di polemiche per le code che si erano verificate quando furono decise le restrizioni all’ accesso, il numero di visitatori ammessi in contemporanea e’ passato da 100 a 600. Per la Galleria Sabauda si passa da 100 a 150. ”Quanto concesso corrisponde a cio’ che avevamo richiesto – ha detto soddisfatta il soprintendete del Museo Egizio, Anna Maria Dondadoni Roveri – per poter riportare i nostri musei alla normalita’ in attesa della fine dei lavori. Ora abbiamo 60 giorni per terminare quelli a breve termine che ci erano stati richiesti e sicuramente rispettermo tali termini”.
Ricordando le forti critiche che erano state mosse nei suoi confronti da chi l’ aveva accusata di scarsa capacita’ organizzativa, Donadoni ha detto: ”Ora che tutto pare tornato normale posso dire che mi ha molto ferita il comportamento di chi, approfittando di un piccolo incidente, ovvero alcune code che si erano verificate dopo la decurtazione del numero dei visitatori, ha cercato di vanificare tutti gli sforzi che abbiamo sempre fatto per garantire la continuita’ dell’ offerta del Museo. D’ altronde quelle code sono durate solo due giorni, poi, grazie alle telefonate preventive alle scuole e ai gruppi turistici siamo riuscite ad evitarle”.
Intanto proseguono le trattative e gli incontri tra il ministero e gli enti locali per cercare di creare ”al piu’ presto”, come aveva espressamente detto il ministro per i Beni Culturali, Giuliano Urbani, la Fondazione per il Museo Egizio che dovra’ gestire il piu’ importante museo torinese a fianco, probabilmente, di un gruppo di esperti che dovrebbe lavorare in concerto con il sovrintendente. Il museo, visitato recentemente anche dal sottosegretario Vittorio Sgarbi che aveva sottolineato la necessita’ di mantenere la gestione allo Stato ”per via dell’ importanza nazionale che riveste”, e’ visitato giornalmente da 1.000-1500 persone. C’ e’ gia’ un progetto di allargamento e modernizzazione dell’ Egizio, attraverso lo spostamento della Galleria Sabauda nella manica nuova di Palazzo Reale e l’ utilizzo di locali sotterranei.
In alternativa era stata avanzata la proposta di trasferirlo in un nuovo e piu’ ampio contesto, come quello della Reggia di Venaria.
Fonte:ANSA