E’ diventato ormai un appuntamento fondamentale per l’arte italiana contemporanea.
Il Premio FURLA per l’arte è giunto alla Sesta Edizione. Nacque nel 2000 a Venezia nella Fondazione Querini Stampalia da un’idea di Chiara Bertola e dalla scorsa edizione si è trasformato in biennale, trasferendosi a Bologna. L’organizzazione e promozione sono merito di Furla Spa, Fondazione Querini Stampalia di Venezia, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, UniCredit Group, in collaborazione con Archivio Viafarini e Arte Fiera.
Tra le manifestazioni dedicate ai giovani artisti contemporanei italiani il Premio Furla si è ritagliato uno spazio importante. La critica d’arte è attenta all’evento e quindi parteciparvi può essere davvero una svolta per un artista.
Il meccanismo di selezione è abbastanza elaborato, indice di come si cerchi un’obbiettività sempre difficile da raggiungere per la critica d’arte. Trenta artisti sono invitati da una commissione di segnalatori; vengono poi selezionati sulla base dei loro lavori da due giurie: una nazionale sceglie i cinque finalisti, l’altra internazionale sancisce il vincitore. Le giurie sono composte da critici, curatori e direttori di musei dalla consolidata fama.
Ecco i nomi dei cinque finalisti della Sesta Edizione: Alice Cattaneo, Elenia Depedro, Nicola Gobbetto, Luca Trevisani, Nico Vascellari. La giuria nazionale che li ha scelti era composta da Chiara Bertola, Giulio Ciavoliello, Mario Codognato, Giacinto Di Pietrantonio, Walter Guadagnino, Gianfranco Maraniello, Jonathan Watkins.
A Bologna, presso la Villa delle Rose (articolazione del MAMbo) saranno esposte le opere dei finalisti dall’inaugurazione del 27 gennaio 2007 fino al 10 marzo.
L’artista madrina della sesta edizione del Premio Furla è Mona Hatoum che, come già i suoi predecessori (Joseph Kosuth, Ilya Kabakov, Lothar Baumgarten, Michelangelo Pistoletto e Kiki Smith) nelle passate edizioni, ha curato la veste grafica dell’evento con l’opera Routes. E’ di Mona Hatoum anche la scelta del titolo per la manifestazione, On mobility, allusione a una parola chiave della società odierna nel sua duplice volto positivo e tragico.
Importante novità della sesta edizione rispetto alle precedenti è la possibilità data al vincitore di esporre una sua creazione nella collezione permanente del MAMbo.
Nella Cappella Farnese di Palazzo D’Accursio a Bologna si svolgerà il 10 marzo 2007 una cerimonia dove sarà proclamato il vincitore.
Autore: Giuseppe Albert Montalto