VICENZA. Un viaggio tra pittura, scultura e architettura nella Basilica Palladiana del Cinquecento.

La mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione Vicenza. Palladio, Veronese, Bassano, Vittoria” sarà aperta al pubblico il prossimo 11 dicembre.
Andrea Palladio, Paolo Veronese, Jacopo Bassano e lo scultore Alessandro Vittoria. Sono loro i protagonisti della mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione Vicenza” curata da Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Mattia Vinco, allestita all’interno della Basilica Palladiana a Vicenza e visitabile sino al 18 aprile 2022.
Un’esposizione per celebrare l’estro, la creatività e l’inventiva che, a metà del Cinquecento, travolsero Vicenza rendendola una delle città artistiche più importanti e creative a livello europeo. Una preminenza nel panorama rinascimentale resa possibile anche grazie alla lungimiranza della nobiltà cittadina dell’epoca che riconobbe e scommise sul talento di giovani artisti quali Palladio, Veronese, Vittoria e Bassano. A legarli era la passione per l’arte nuova nutrita dall’Antico, nata nella Roma di Michelangelo e Raffaello, quella che Vasari definirà la “maniera moderna”, la cui forza permetterà loro di scardinare i modelli tradizionali dominanti a Venezia, insieme alle suggestioni offerte da artisti quali Giulio Romano e Parmigianino.
Per l’occasione, grandi capolavori oggi conservati nei più importanti musei del mondo come il Louvre di Parigi, il Prado di Madrid, la Galleria Borghese di Roma tornano in città dopo secoli per proporre anche una riflessione su quelle che furono le modalità di creazione, sulle metodologie messe in atto e sul valore intrinseco dell’arte, partendo proprio da quello che accadde a Vicenza nell’arco di trent’anni (dal 1550 al 1585) e intrecciando per la prima volta pittura, scultura e architettura.
Come nascono i capolavori? Come “escono” dalla testa degli artisti e diventano opere straordinarie? È da questi interrogativi che partono i curatori per “indagare” i meccanismi di creazione e produzione che li hanno generati, ponendoli all’interno del loro contesto originario e in relazione alla loro committenza.
È il caso dei due dipinti a firma di Veronese che ritraggono i coniugi Livia Thiene e Iseppo Porto, insieme ai loro figli. Per la prima volta i due quadri fanno ritorno nella loro città natale, per essere esposti a pochi metri di distanza da quello stesso palazzo che fece costruire per loro proprio Andrea Palladio e il cui bozzetto originale troverà posto accanto ai dipinti (attualmente conservato al Royal Institute of British Architects di Londra).
Anche il “Ritratto di artista in bottega” di Palma Il Giovane, in prestito dalle collezioni Birmingham Museums Trust, torna in Italia per essere esposto accanto alle statue, ai gessi e ai disegni preparatori dell’opera stessa. Inoltre, per la prima volta saranno posti uno di fianco all’altro i due quadri definiti “gemelli” di Jacopo Bassano “L’Adorazione dei Magi” provenienti dalle collezioni Birmingham Museums Trust e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna.
Un modo per permettere allo spettatore di entrare letteralmente nella bottega dell’artista, toccare con mano il processo creativo, partendo dai bozzetti per poi giungere al risultato finale rappresentato dal quadro.
Grazie alla presenza di un team di esperti di storia economica, guidati da Edoardo Demo, sarà possibile scoprire i prezzi delle opere esposte, paragonandoli al valore che aveva un maiale di media grandezza intorno al 1550, quello che a Vicenza si chiamava un “mezzanotto”. Dalla ricerca emergono risposte sorprendenti: un meraviglioso dipinto come il ‘Ritratto di due cani’ di Jacopo Bassano, in prestito dal Louvre, costava un terzo di maiale, mentre un arazzo di medie dimensioni ne costava trentuno e mezzo: la differenza era data dal tempo di realizzazione dell’opera e dai materiali preziosi per la sua produzione. Un aspetto poco conosciuto – se non dagli addetti ai lavori – ma anche divertente.
La mostra, promossa dal Comune di Vicenza in collaborazione con il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, organizzazione e promozione Marsilio Arte, sarà aperta al pubblico sabato 11 dicembre fino al 18 aprile 2022. Si potrà visitare tutti i giorni dalle ore 10 alle 18 (eccetto il lunedì). I biglietti sono acquistabili in loco o direttamente online.

Info:
Catalogo edito da Marsilio Arte.
Per saperne di più e per acquistare i biglietti: https://www.mostreinbasilica.it/it/