Il Palazzo Venier dei Leoni fu costruito nel XVIII secolo, dal 1948 è stato la dimora della mecenate americana Peggy Guggenheim e dal 1980 è la sede del museo che custodisce la sua preziosa collezione d’arte moderna della prima metà del Novecento. Si sono conclusi da pochi giorni i lavori di restauro della facciata in pietra d’Istria del palazzo affacciato sul Canal Grande di Venezia e la scultura dell’artista belga Wim Delvoye, una torre gotica di 8 metri, si staglia sull’accesso al palazzo dal mare in una sorta di omaggio alla città lagunare.
La torre, in corten, acciaio inossidabile, tagliato a laser rimarrà alla Collezione fino al 22 novembre illuminando le sere veneziane grazie ad un complesso sistema di led e al gioco di ombre.
I capolavori raccolti da Peggy Guggenheim nella sua vita dedicata all’arte e al mecenatismo, attraversati gli splendidi giardini della Collezione ricchi di sculture di notevole impatto e importanza e lasciato un messaggio sull’albero dei desideri, si può accedere alla mostra di Robert Rauschenberg Gluts, 40 sculture metalliche create dall’artista tra il 1985 e il 1995.
Robert Rauschenberg, il cui vero nome è Milton Ernest Rauschenberg, nacque il 22 ottobre del 1925 a Port Arthur, in Texas. A un anno dalla scomparsa dell’artista, avvenuta il 12 maggio del 2008, la Collezione Peggy Guggenheim rende omaggio a una delle più grandi forze creative dell’arte americana dagli anni Cinquanta con la mostra Robert Rauschenberg: Gluts a cura di Susan Davidson, Senior Curator, Collections & Exhibitions, Museo Solomon R. Guggenheim, e David White, Curator, Robert Rauschenberg Estate.
L’esposizione presenta un corpus di opere in metallo, poco conosciute dal grande pubblico, provenienti dal Rauschenberg Estate nonché da istituzioni e collezioni private americane e non solo.
Incline al riciclo, Rauschenberg è sempre riuscito a scoprire nuovi modi di impiegare gli scarti donando loro una seconda vita che li rinvigorisce. E così, davanti agli oggetti più disparati, ammucchiati nel suo studio, impiega il medesimo approccio diretto per affrontare i Gluts, assemblaggi di oggetti di recupero, la maggior parte in metallo, che rappresentano la sua ultima serie di sculture. Assemblando vari oggetti metallici, o serigrafando immagini fotografiche su alluminio, bronzo, ottone, rame, l’artista americano cerca di catturare le proprietà riflettenti, materiche e scultoree del materiale.
Il primo corpus di opere realizzato con questo nuovo tipo di tecnica sono Gluts. A chi gli chiese allora di commentare il significato dei Gluts, Rauschenberg rispose: “E’ il momento dell’eccesso, l’avidità è rampante. Tento solo di mostrarlo, cercando di svegliare la gente. Voglio semplicemente rappresentare le persone con le loro rovine […] Penso ai Gluts come a souvenir privi di nostalgia. Ciò che devono realmente fare è offrire alle persone l’esperienza di guardare le cose in relazione alle loro molteplici possibilità”.
Rauschenberg sceglie questi oggetti non solo per il loro valore quotidiano ma anche per le loro proprietà formali. Individualmente o nel loro insieme, materiali come questi sono alla base del suo vocabolario artistico, la sua empatia per gli oggetti di scarto è quasi viscerale.
“Gli oggetti abbandonati mi fanno simpatia e così cerco di salvarne il più possibile.”
L’esposizione è accompagnata da un catalogo riccamente illustrato in italiano e inglese, edito da Guggenheim Publications. Il volume include una rilettura del lavoro dell’artista come scultore, scritto dalla nota pittrice e autrice Mimi Thompson, un’introduzione di Susan Davidson, che prende in esame lo sviluppo stilistico dei Gluts.
La mostra gode del sostegno della Regione del Veneto e delle Intrapresae Collezione Guggenheim, ed è resa possibile grazie a Art Forum Würth Capena, Aperol, Hangar Design Group.
Radio Italia e Corriere della Sera sono media partners dell’esposizione.
Info:
Fino al 20 settembre 2009 – PEGGY GUGGENHEIM COLLECTION, Palazzo Venier dei Leoni 701 Dorsoduro, 30123 Venezia.
Ortario d’apertura: 10.00-18.00; chiuso il martedì.
Intero euro 12; seniors euro 10 (oltre 65 anni) studenti euro 7(entro i 26 anni); bambini (0-10 anni) e soci ingresso gratuito.
Il biglietto dà diritto all’ingresso alla collezione permanente, alla Collezione Gianni Mattioli, al Giardino di Sculture Nasher, alla mostra.
Tutti i giorni, alle 15.30, il museo organizza visite guidate gratuite alla mostra. Non è necessaria la prenotazione. Prenotazioni gruppi: tel. 041.2405440 Attività didattiche: tel. 041.2405401/444.
Come arrivare: da Piazzale Roma-Ferrovia: linea diretta 2, direzione Lido, fermata Accademia (25 minuti circa); linea 1, direzione Lido, fermata Accademia (30 minuti circa)da Piazza S. Marco: linea 1, 2 direzione Piazzale Roma – Ferrovia, fermata Accademia (5 minuti circa).
Autore: Carlo Lo Cascio
Link: http://www.guggenheim-venice.it
Email: info@guggenheim-venice.it