Museo Ettore Fico, fino al 28 febbraio 2016
La mostra indaga la genesi, lo sviluppo e le varie articolazioni del soggetto della vanitas in Italia attraverso una raffinata selezione di oltre cinquanta opere di grandi maestri realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo che affrontano il tema della caducità della vita e l’essenza effimera delle vanità umane.
Tra i capolavori esposti si segnala il Piatto di pesche di Ambrogio Figino (la prima natura morta dipinta in Italia intorno al 1591- 1594), la sensuale Allegoria della vita umana di Guido Cagnacci, il melodrammatico Suicidio di Lucrezia del maestro del barocco fiorentino Cesare Dandini, la Composizione di strumenti musicali e mela del bergamasco Evaristo Baschenis e la splendida coppia di tele del misterioso “Maestro della Vanitas”, pittore di probabili origini transalpine attivo tra Roma e Napoli nel terzo quarto del XVII secolo.
L’importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali – provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani – il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai. Tutto riconduce, sia nell’arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale.
Info:
MUSEO ETTORE FICO – Via Francesco Cigna 114 – 10155 Torino – Italy
+39 011 852510 – info@museofico.it
ORARIO: da mercoledì a venerdì 14 – 19; sabato e domenica 11-19
www.museofico.it