Si apre mercoledìdì 18 Marzo presso gli spazi espositivi di Sala Bolaffi a Torino (V.Cavour 17), la prima antologica dedicata alla pittrice “Jessie Boswell ”.
Curata da Ivana Mulatero con Pino Mantovani, la mostra è destinata a far conoscere al pubblico l’opera e la vita di un’artista inglese che fece di Torino la sua patria di elezione e di cui la storia dell’arte italiana degli ultimi cinquant’anni ricorda ingiustamente solo il breve momento in cui partecipa alla formazione del Gruppo dei Sei Pittori di Torino (1929-1931) come unica donna insieme a Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci.
Organizzata dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Fondazione Sella e grazie all’apporto dell’Archivio Gualino di Roma, la mostra raccoglie oltre 100 opere fra cui molti importanti inediti che documentano una curiosa e sorprendente produzione iniziale di disegni di cronaca privata e famigliare; le opere più famose esposte con I Sei, ma soprattutto i successivi dipinti, meno noti, che privilegiano il paesaggio e gli interni degli anni Trenta e Quaranta. Corredano la mostra anche ritratti e omaggi a lei dedicati da amici artisti.
L’antologica, che resterà aperta con ingresso gratuito fino al 10 Maggio 2009, conduce il visitatore alla scoperta dell’artista anche attraverso una ricca documentazione sulla vita e sul contesto in cui maturò la sua produzione pittorica. Una particolarità della mostra sarà infatti la sezione riservata a documenti, oggetti, vestiti, diari e immagini attraverso cui il visitatore potrà scorrere la vita dell’artista, la sua famiglia, il contesto in cui visse, le sue relazioni con i Sella e i Gualino, le molte case in cui lavorò e visse.
Una mostra godibile con nature morte, paesaggi, ritratti e scorci di ambienti di toni intimisti con tonalità raffinate, ariose.
(Dal testo “PER UNA BIOGRAFIA DI JESSIE BOSWELL” a cura di Ivana Mulatero)
Nel 1906 Jessie Boswell si trasferisce in Italia, presso una sorella sposata con il banchiere Sella e mentre prosegue la sua attività di insegnante di musica svolge il compito di istitutrice e di dama di compagnia presso le migliori famiglie dell’alta borghesia veneziana e piemontese.
Si accosta alla pittura per via imprecisata, iniziando come appassionata disegnatrice di piccoli home drawings familiari. Sul finire degli anni ‘20 la Boswell si stava ritagliando un’identità tutta sua andando a vivere sola in un appartamento/studio decisa a vivere in modo più approfondito la sua vocazione artistica.
La Boswell, che mai prese parte alle mostre di Novecento, espose a ben tre Biennali, quelle del 1924, del 1926 e del 1928, e dunque arriva all’esordio del Gruppo dei Sei con un considerevole curriculum. L’accoglienza della critica, notoriamente restia a concedere credito verso le artiste donna, non fa con lei un’eccezione.
“Io non sono una vera pittrice ma non importa. Sono fatta per mille cose, sono dopotutto orribilmente inglese mai tranquilla e sempre futile. Mi odio e detesto. Il fatto è che sono troppo brava. Non c’è speranza di diventare altra, temo”. J. Boswell
Info:
Tel. 011-5576300
Ingresso Libero dal Martedì alla Domenica ore 10-19 Torino, Sala Bolaffi V. Cavour 17
Inaugurazione 18 Marzo ore 18.30. Aperta fino al 10 Maggio 2009