TORINO: Il Corridoio dell’Arte per lo sport e per la pace.

La finalità è sempre la stessa: ridurre drasticamente le distanze che separano la vita dall’arte, troppo spesso ritenuta un’esperienza riservata a pochi. Cambia il tema, però.

La seconda edizione del “Corridoio dell’Arte”, promossa dalla Provincia di Torino, conferma lo spirito che caratterizza quest’iniziativa, ossia portare la sensibilità artistica fuori dagli spazi preposti, nei luoghi animati del tempo libero o in quelli quotidiani del lavoro.

L’allestimento espositivo, infatti, non è recluso in un museo o in una galleria d’arte, ma trova collocazione nei locali del Servizio Programmazione Attività e Beni Culturali della Provincia di Torino, nel corridoio su cui si aprono gli uffici, quindi in un luogo di lavoro. Al principale obiettivo del “Corridoio” si aggiunge, quest’anno, la volontà di festeggiare l’evento delle Olimpiadi Invernali e dei Noni Giochi Invernali Paralimpici del 2006.

Così è nata una mostra collettiva che ha coinvolto voci e visioni della città di Torino e della sua provincia, interrogandole sui temi della pace e dello sport. Un’ideale sinfonia visiva a ventisette voci e ad altrettanti sguardi, unanimemente concordi nell’idea di un mondo pacifico e abitabile secondo i principi della differenza.

L’iniziativa è curata da Gabriella Serusi e Gabriele Fasolino e rientra nel Programma MenoUno che riunisce tutte le manifestazioni “in attesa” delle Olimpiadi.

La mostra è aperta al pubblico fino al 31 dicembre, dopo di che respirerà atmosfere olimpiche e cambierà residenza: nel mese di gennaio 2006, e per tutta la durata dei giochi, sarà presentata nei comuni della Valle di Susa.

Visitando il Corridoio si osserva che lo sport è raccontato nelle immagini attraverso i luoghi delle gare olimpiche e gli incontri con personaggi del mondo dello sport, a volte in controluce. Gli artisti che hanno scelto di confrontarsi con il tema della pace, per un mondo pacifico e abitabile, hanno condotto fuori dall’ordine della retorica le loro argomentazioni, per ripiegare piuttosto sulla sfera del privato, dove le grandi ideologie possono essere declinate caso per caso.

“Pace e Sport, certamente sono diventati un orizzonte comune negli imprevedibili percorsi individuali degli artisti”, affermano i curatori della mostra. “Utilizzando i linguaggi eterogenei del disegno, della pittura, della scultura, della fotografia e dell’installazione, tutti hanno contribuito con le proprie intuizioni, la propria sensibilità, a disegnare una geografia dell’esistenza e della cultura autentica e libera, fatta soprattutto di storie. Sono racconti da guardare e da leggere che parallelamente viaggiano insieme, sulle pareti del Corridoio e all’interno di un catalogo in cui sono raccolti altrettanti pensieri e suggestioni, piccole appendici verbali delle opere esposte, pronte ad innescare nuove e vitali ipotesi di pensiero che, come un’eco, ci rimandano il contenuto e le intenzioni dei lavori”.

Gli artisti in mostra
Le opere esposte sono state realizzate da Laura Ambrosi, Adriano Benetti, Maurizio Borzì, Stefano Bruna, Maria Bruni, Andrea Caretto e Raffaella Spagna, Alberto Castelli, Manuele Cerutti, Giuliana Cuneaz, Elmuz Ilaria Ferretti, Francesca Forcella, Elisa Gallenca, Gosia Turzeniecka, Alessandro Grisoni Jess Walter, Ada Mascolo, Marco Memeo, Alex Pinna, Chiara Pirito, Laura Pugno, Luisa Raffaelli, Francesco Sena, Saverio Todaro, Fabio Viale, Laura Viale, Ester Viapiano.

Fonte:La Gazzetta Web