TORINO. I Rembrandt ritrovati.

Nei cassetti della Biblioteca Reale di Torino si annida una delle prime collezioni al mondo di disegni di Rembrandt e della sua cerchia, di sicuro la prima in Italia. Non solo Leonardo è dunque il fiore all’occhiello di una raccolta di oltre 2000 opere su carta acquistate nel 1839 da Carlo Alberto dal mercante Giovanni Volpato.
La scoperta arriva da un gruppo di esperti internazionali chiamati dalla direttrice della biblioteca Giovanna Bernard, giunti in Piemonte per esaminare più di 200 fogli tra ritratti, vedute e paesaggi, scene sacre e di guerra, quasi mai esposti e comunque mai troppo considerati. Il responso di Bozena Anna Kowalczyk, già curatrice della mostra di Rembrandt nel 2002 alle Scuderie del Quirinale di Ger Luijten, capo del Gabinetto disegni e stampe del Rijksmuseum di Amsterdam e di Martin Royalton-Kisch, senior curator del British Mu-seum, non lascia spazio a dubbi: difficile trovare qualcosa di analogo per ricostruire l’arte olandese del ‘600, anche nei suoi collegamenti europei.
Cinquanta di questi disegni (tra cui il Busto di imperatore romano di Rembrandt, e L’adorazione dei magi, a lui attribuita) saranno esposti dal 14 ottobre in Biblioteca nella mostra «L’età di Rembrandt. I disegni olandesi della Biblioteca Reale di Torino». Mostra che si configura come l’evento italiano più importante, infondo l’unico, nell’ambito delle celebrazioni per il quarto centenario della nascita del massimo artista olandese del Seicento.
«Quando ci siamo messi al lavoro, eravamo convinti di trovarci di fronte a una piccola raccolta, ma andando avanti ci siamo accorti di avere davanti qualcosa di straordinario», dice Bozena Anna Kowalczyk.

 

Autore: Marina Paglieri

Fonte:La Repubblica