STRA (Ve): Vestigia Umane. Mostra personale di Tarik Berber.

Dal 13 al 21 maggio la suggestiva cornice del Museo Nazionale Villa Pisani ospita la prima mostra personale del giovane artista bosniaco Tarik Berber: una ventina di opere scelte, ad olio e tecniche miste, realizzate dal 2003 al 2006.

La mostra Vestigia umane si propone di illustrare il tema del ritratto nelle opere di Tarik Berber. Nato a Banjaluka (Bosnia) nel 1980, ma trasferitosi undicenne a Bolzano, l’artista sceglie di proseguire gli studi all’Accademia di Belle Arti Firenze. Qui, gli insegnamenti sulla ricerca del colore di Cennini e la fascinazione per gli affreschi del primo rinascimento fiorentino, di Masaccio in particolare, uniti a una paziente ricerca di sperimentazione sui materiali, imprimono alle sue tele la suggestiva matericità della pittura murale.

Attraverso una meticolosa preparazione del supporto con patine, colle, sabbie e carte, la superficie del dipinto appare infatti rugosa e crepata dal tempo, corrosa da secoli di invecchiamento. Come impronte di visi che emergono da sudari antichi, i volti dipinti da Tarik Berber hanno l’inquietante fissità delle icone trecentesche, ma rapiscono lo spettatore per la mobile profondità dei loro sguardi intensi. Sguardi come proiettili, come lance, che vincono la nebbia del tempo, a testimoniare un vitalismo e un attaccamento all’esistenza sentito come necessario, anche nelle condizioni più tragiche.

La ricerca figurativa dell’artista è infatti strettamente legata ad una sottile indagine psicologica: punto di partenza delle opere sono sempre ritratti dal vero, ad amici, conoscenti, anziani indagati nelle loro solitudini interiori, nel tentativo di coglierne l’anima più profonda.

Un’arte dal sapore espressionista e mistico, in cui la realtà è trasfigurata dal pittore secondo la proiezione dei suoi fantasmi interiori, che a volte assumono connotazioni mitologiche e letterarie. Rarefatte presenze, evocative non solo di una nazione sconvolta da conflitti devastanti, ma riconducibili alla dimensione più universale dell’uomo moderno. Quel drammatico “naturalismo spettrale” che la curatrice, citando Savinio, propone come chiave di lettura dell’artista.

La mostra, patrocinata dal Comune di Stra e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è accompagnata da un esauriente catalogo.

L’artista

Tarik Berber, nato a Banjaluka (Bosnia) nel 1980, si trasferisce nel 1991 a Bolzano. Attualmente vive tra Bolzano e Firenze, dove frequenta l’Accademia di Belle Arti. Ha esposto in diverse rassegne collettive: al MACI di Isernia, nella collettiva L’arte in testa a cura di Luca Beatrice (2004), alla Biennale di Arte Contemporanea 2004 Intransito da Porto Ercole a Castel Sant’Angelo (2004), alla LV Rassegna Internazionale d’Arte “Salvi” di Sassoferrato, Aperture (2005), alla Rassegna Internazionale d’arte città di Bozzolo, II Biennale “Don Primo Mazzolari” (2005) curate da Mauro Corradini.

Viene invitato da Alessandro Riva nel settembre 2005 a Catania nello spazio Le Ciminiere alla Collettiva Altre Voci altre stanze.

Catalogo disponibile. Cartonato, 168 pagine, oltre 150 immagini a colori. Italiano/Inglese

Info: Museo Villa Nazionale Pisani – Via Alvise Pisani, 7 – 30030 Stra (Ve)

Orario: 8.30 – 19.00. Tutti i giorni, lunedì chiuso. Ingresso libero – tel. 049.502074



Email: villapisani@virgilio.it