Sono attese circa 20 opere di Moreno Bondi, venerdì 30 giugno (ore 17.00, sino al 20 luglio) a Spoleto presso l’ottocentesco Palazzo Caserma Minervio (Via dell’Anfiteatro 21) per l’ evento organizzato dall’Accademia Internazionale Sant’Agostino e dall’Agenzia Industrie Difesa (con la partecipazione del Comune di Spoleto, l’adesione del Presidente della Repubblica, Senato della Repubblica, Presidenza del Consiglio dei Ministri e Ministero dei Beni Culturali), in occasione dell’inaugurazione del 49 ° Festival dei Due Mondi.
La mostra di Moreno Bondi (nel contesto della manifestazione Artisti a Confronto -serie di personali dedicate a diverse tecniche espressive) è collaterale alla grande kermesse che trasformerà per un mese la cittadina umbra in una multiforme fucina della cultura, pronta a accordare tradizione e sperimentazione nei suoi luoghi più suggestivi: il Teatro Romano, la Piazza del Duomo, la Rocca Albornoziana. Fra questi saranno aperti gli ampi saloni del Palazzo dell’Agenzia Industrie Difesa (già Caserma Minervio), il quale comprende un vasto complesso conventuale risalente al 1254 (il Monastero della Madonna della Stella del XIII sec., con il chiostro del XV-XVI sec. ed affreschi del XVI sec.), cui è annesso il grandioso Anfiteatro Romano (II secolo), che per vastità (115 x 85 metri), ricchezza e varietà dei beni culturali costituisce un vero e proprio gioiello.
Il Festival dei Due Mondi con i suoi gli eventi di musica, danza, teatro, lirica, cinema, prosa, fotografia, pittura, scultura, rappresenta un’inimitabile fusione di tali espressioni con gli spazi urbani; il paesaggio, il tessuto sociale. La qualità e la diversità delle manifestazioni, nonché la capacità di riportare le arti ad un linguaggio collettivo e contemporaneo sono il motivo del grande successo internazionale riscosso dal 1958 ad oggi.
In sintonia con tale indirizzo si collocano le opere di Moreno Bondi: risultate da un equilibrio dinamico fra tradizione ed innovazione (apprezzate per la capacità di unire bellezza e maestria tecnica alla sollecitazione intellettuale), derivano da due mondi –pittura e scultura– appartenenti entrambi alla formazione ed all’esperienza dell’ artista toscano.
Le sue imponenti tele di lino, modernissime, dipinte ad olio secondo la tecnica di Caravaggio (del quale è noto esperto, anche in quanto Docente Titolare della Cattedra di tecniche pittoriche presso l’Accademia di Bella Arti a Roma) sono spesso impreziosite dall’inserimento di sculture in Statuario di Carrara, da lui eseguite.
Gli universi eterogeni del marmo e della tela (che richiedono materiali, abilità e competenze dissimili) si uniscono in queste opere che rivisitano con mente attuale il concetto della meraviglia barocca: “Il connubio delle due arti, per noi inedito, –spiega Moreno Bondi- concettualmente appartiene alla grande eredità del Barocco, il quale le univa in maniera spregiudicata: Nelle Chiese seicentesche i marmi berniniani incorniciano le grandi pale d’altare con ali ed angeli che irrompono sul quadro, fondendosi in un continuo rimando fra pittura e scultura.”
Dunque, per rivelare un’arte che, confrontandosi con il passato, vive nella modernità e si sviluppa fra il marmo e la tela, non poteva esserci un palcoscenico migliore del Festival dei Due Mondi a Spoleto.
Info:
da venerdì 30 giugno 2006 fino al 20 luglio
Orari: 10.00-13.00; 16.00-20.00
Palazzo Caserma Minervio: Via Anfiteatro 21
Organizzazione: Accademia Internazionale Sant’Agostino; Agenzia Industrie Difesa
Note Biografiche
· Moreno Bondi è nato a Carrara (MS) nel 1959,
· Dal 1987 al 1999 è Docente Titolare della Cattedra di Tecniche Pittoriche presso l ‘Accademia di Belle Arti di Carrara,
· Dal 1999 è Docente Titolare della Cattedra di Tecniche Pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti di Roma,
· Dal 2005 è Docente Titolare del Master post lauream biennale in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma,
· Esperto delle tecniche della pittura ad olio del ‘500 e ‘600 (in particolare CARAVAGGIO), allo studio delle quali ha dedicato anni di ricerca universitaria, è stato consulente di Dario Fo per le scenografie e le mostre e consulente tecnico della Fondazione Correggio.
BIBLIOGRAFIA
Maurizio Abbati, (critico e giornalista); Fiorello Ardizzon (critico de IL TEMPO ed organizzatore) ; Viviana Bucarelli: (giornalista e corrispondente da New York); Marco Bussagli (Storico dell’Arte, Accademia di Belle Arti di Roma), Adele Cambria (scrittrice e giornalista de’Unità);Justin Creedy-Smith (giornalista La viè de 30’ans, Giappone ), G.P. Cossu (giornalista), Enzo Dall’Ara (critico e giornalista de Corriere di Romagna, ARTE E CARTE); Domenico Di Meglio. (giornalista, direttore de IL GOLFO); Monica Galazzo (giornalista, ARTE IN); Alberto Gerosa (giornalista, Direttore “GOYA”), Pasquale Chessa (giornalista, Vice Direttore di “Panorama”), Egidio Maria Eleuteri (Storico dell’arte, giornalista de “Il Tempo”); Natalia Encolpio (giornalista, direttore de La Nazione), Francesca Frediani (giornalista La Nazione) , Janus (Critico d’arte, redattore di “ARTE IN”), Jan Lynch : (giornalista London Recorder), Alessandra Menesini (giornalista L’unione Sarda); -Massimiliano Messina (giornalista televisivo); Angela Noya (giornalista e critico, Eco d’arte Moderna), Ottavio Olita (giornalista televisivo Rai Tre CULTURA, servizio televisivo); Antonio Paolucci (già Ministro per i Beni Culturali, Università’ di Firenze, Sovrintendente Beni Culturali della Toscana); Carla Piro, Giammarco Puntelli (giornalista e critico), Roberta Rapelli (giornalista ARTE MONDADORI); Federico Ricciuti (giornalista Tg tre), Silvana Rizzi (giornalista Gentleman di Milano Finanza); Massimiliano Sardina (critico); Claudio Strinati (Sovrintendente del Polo Museale romano, Direttore di Palazzo Venezia), -Gianluigi Sulas (giornalista La Nuova Sardegna); Michele Tocco (giornalista Unione Sarda), Bert Treffers (storico dell’arte, vice direttore dell’Istituto Olandese, esperto di Caravaggio), Marisa Zattini (organizzatrice)
APPROFONDIMENTI CRITICI
Floriano De Santi: (Università della Sorbona, Consigliere di Stato, Direttore della Fondazione Mastroianni, già Segretario della Quadriennale),
Vittorio Sgarbi
Testo Critico
COME IN UNO SPECCHIO di Antonio Paolucci
(tratto da “MORENO BONDI Aforismi”, ed. Millenium)
Come in uno specchio. La pittura di Moreno Bondi fa pensare ad uno specchio che riflette le icone dell’arte antica. Solo che lo specchio è rotto. Riflette Michelangelo, Caravaggio e i naturalisti del Seicento in disarticolati frammenti. I quali si sovrappongono e si dilatano per anamorfosi. (…)
Moreno Bondi ha dedicato anni allo studio delle tecniche pittoriche tradizionali. Conosce come nessuno il mestiere dei maestri dei grandi secoli e sa replicarlo con sapienza mimetica assoluta. Nondimeno è ben consapevole che l’ordine antico (e cioè il sistema di valori che c’è dietro a una pittura di Caravaggio o a una statua di Michelangelo) quello non può trasferirlo nei suoi quadri, perché si tratta di un ordine che non appartiene più al suo e al nostro tempo. (…)
Il mondo antico vive dentro di noi perché noi siamo la nostra storia. (…) Però la storia presente, quella che siamo chiamati a vivere, è profondamente altra dalla storia che ha generato quei capolavori. Sistemi simbolici diversi la governano e ci governano. Ecco allora che le opere dell’arte antica, staccate dal sistema che dava loro significato, possono essere percepite solo per frammenti, per assemblaggi, per enigmi. (…) La pittura che qui si presenta è evocativa perché fa emergere quello che noi inconsapevolmente siamo (noi siamo gli antichi quadri e le antiche chiese…) (…) ed è onirica perché ci offre l’occasione (le infinite occasioni) del sogno. (…) Per me, storico dell’arte, la pittura di Moreno Bondi è un approccio all’Antico inedito e affascinante.
Antonio Paolucci
NEI LABIRINTI DELLA MEMORIA di Carla Piro
(tratto dal Catalogo generale della Rassegna Ischia Colori luci e musica, Ed. Ischia Prospettiva Arte, Fondazione Villa La Colombaia di Luchino Visconti)
“(…) La sua espressione intellettualmente partecipa del mondo contemporaneo, ma è anche solidamente costruita sulla storia dell’arte (dal ‘500 sino alla Metafisica, al Surrealismo, al Concettualismo), sostenuta da un’approfondita conoscenza dei materiali e delle tecniche (Moreno Bondi è esperto della pittura del ‘600 -in particolare di Caravaggio, è stato consulente per Dario Fo e per la Fondazione Correggio; è Titolare della cattedra di Tecniche Pittoriche presso l’Accademia di Belle Arti dal 1987, prima a Carrara ed ora a Roma, dove è anche Docente del Master post lauream di Alta Formazione).
Le figure sulla tela sono progettate e concepite come sculture; eseguite con la medesima plasticità, potenza e spazialità da chi -anche abile scultore- nella pietra cerca le forme per farne emergere i corpi.
Stratificazioni di immagini che appartengono alla storia dell’Uomo (“non si può –spiega- essere individui consapevoli se si perde la certezza del proprio trascorso, personale e culturale”), sapienza pittorica (“la mia ammirazione per il passato, non è mai emulazione, bensì –come egli dice- coscienza che la cultura contemporanea possa emendarsi dalla condizione di perenne sradicamento, per ricongiungersi idealmente alla grande tradizione dell’arte, anche attraverso il recupero di un sapere tecnico e pratico”) e maestria scultorea: queste, dunque, le componenti dell’opera e della poetica di Moreno Bondi.(…)’
Link: http://www.morenobondi.it
Email: monebondi@virgilio.it