REGGIO CALABRIA: Beni culturali e minoranze linguistiche.

Un patrimonio culturale si puo’ difendere sia tutelando la lingua sia valorizzando gli elementi archeologici, storici e antropologici. La tutela della cultura italiana non ‘condiziona’ la difesa delle minoranze etnico-linguistiche in Italia. E’ cio’ che ha sottolineato Pierfranco Bruni, presidente dell’Istituto Nazionale per la Valorizzazione del Patrimonio delle Presenze Minoritarie in Italia, presentando un convegno che si svolgera’ a Reggio Calabria e che sara’ dedicato a ‘Beni culturali e minoranze linguistiche. L’archeologia dei saperi tra etnie e storia’. Sulla base di una tale precisazione e’ stato elaborato un documento riguardante le minoranze etnico-linguistiche che verra’ presentato a Reggio Calabria il 1 settembre prossimo.

‘Un discorso particolare di chiarificazione va fatto, alla luce di alcune innovazioni, sulla tutela della storia e dell’antropologia delle minoranze etnico-archeologiche-linguistiche in Italia (minoranze gia’ tutelate da una Legge dello Stato, L. 482/99), – ha sottolineato Pierfranco Bruni – mentre resta in piedi la tutela della lingua italiana che non e’ da confondersi e non e’ da contrapporsi a quella riguardante, appunto, le minoranze storiche in Italia. Bisogna riaprire un dibattito sia culturale che parlamentare sulle normative inerenti la tutela della minoranze linguistiche storiche’.

‘Credo – ha aggiunto Bruni – che, alla luce della discussione sulla modifica dell’Articolo 12 della Costituzione, sia necessario rivedere e, quindi, riconsiderare anche la Legge (482/99) sulla tutela delle minoranze etnico-linguistiche storiche attraverso una contestualizzazione di aperture nei confronti di quelle realta’ etnico-storiche che vivono all’interno del territorio italiano’.

Fonte:Adnkronos