NAPOLI. Gloria Pastore. Il pescatore di perle.

La Soprintendenza Speciale ai Beni Archeologici di Napoli e Pompei e la Soprintendenza per i Beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per Napoli e Provincia, presentano nelle sale del primo piano del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’installazione di arte contemporanea di Gloria Pastore “Il pescatore di perle” a cura di Patrizia Di Maggio.
Il coordinamento tecnico scientifico è di Marco de Gemmis, responsabile del Servizio Educativo della Soprintendenza Archeologica.

La mostra di Gloria Pastore Il pescatore di perle è una metafora del viaggio della vita, è il simbolo del cammino interiore dell’uomo alla ricerca di se stesso e della perfezione, è un percorso nel passato e nel presente, ispirato agli elementi simbolici ed iconografici dell’antichità, è un atlante della memoria.

L’esposizione si compone di vari elementi, il cui filo conduttore è il rapporto tra unità e molteplice: ogni opera, infatti, ha una vita propria, ma è in relazione con le altre, con cui forma un corpo unico.

Perno dell’esposizione è Il pescatore di perle, la scultura a grandezza naturale di un uomo tatuato, nero come un nostro progenitore ideale, che trascina la lunga rete; sul fondo della scultura domina un grande mandala, che richiama alcuni elementi decorativi della classicità, ma è anche rielaborazione di forme che furono patrimonio della decorazione orientale.
Vi è inoltre la scultura dell’ ermafrodito, che incarna la possibile armonia dei contrari, e infine, quasi nascosta, la perla racchiusa nella teca in plex, che rappresenta la perfezione.

Info:
Museo Archeologico Nazionale di Napoli, dal 23 maggio al 28 giugno 2010
Soprintendenza Speciale per i beni Archeologici di Napoli e Pompei
Servizio Educativo tel. 081 4422276

Email: lucia.emilio@beniculturali.it

Fonte:MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali