Migliaia di volumi in rete nel segno di Vico

E’ stato il Palazzo De Vargas a Vatolla, cerimonia di inaugurazione dell’inserimento della biblioteca del Parco e della Fondazione Vico nella rete delle biblioteche della Provincia di Salerno. Proprio il Palazzo del Cinquecento che ospitò a Vatolla, l’antica Vicus Vatolanus, il filosofo Giambattista Vico, che vi dimorò tra il 1686 e il 1695 come precettore. Lo ricorda una lapide e lo scrittoio e la poltrona del filosofo, che qui si conservano.Sono così diventate ventidue le strutture di consultazione libraria che sono entrate in un circuito telematico che garantirà una migliore circolazione della cultura libraria sul territorio. L’iniziativa si inscrive nell’ambito del progetto «Bibliorete», promossa dalla Biblioteca provinciale di Salerno allo scopo di rompere l’isolamento e avviare una politica di sistema per tutte le biblioteche del territorio.Si tratta di una rete fisica geografica su cui si impianta una rete di servizi bibliografici, come la catalogazione, l’informazione e il prestito interbibliotecario.

Software
L’istituto del capoluogo funge da punto di riferimento e coordinamento per l’avvio della connessione e la messa a regime del server di rete con il relativo software per la catalogazione e un laboratorio di formazione.L’opportunità è stata colta al volo dalla Biblioteca del Parco nazionale del Cilento e della Fondazione Centro studi Giambattista Vico, presieduta da Vincenzo Pepe. Entrando in rete questo importante patrimonio librario evita il rischio di rimanere isolata ed è messo in condizione di interagire con le esigenze sempre nuove della propria utenza in continuo aumento. «Con questa iniziativa il Museo di Vatolla – spiega il presidente – si avvia a essere un punto di riferimento per il Parco del Cilento. Grazie alla messa in rete del nostro patrimonio librario, infatti, si creerà un collegamento tra il cuore dell’area protetta e il resto mondo. Ma le novità non finiscono qui. Tra breve inaugureremo anche il Museo sul grand tour che avrà sede nel convento di Sant’Antonio a Paestum. Sono tutte occasioni che ha il territorio per ritrovare la propria identità insieme a uno sviluppo turistico e culturale».

Diecimila volumi
La Biblioteca di Vatolla, che è stata istituita nel gennaio 1999 grazie a un finanziamento dell’ente Parco, contiene oltre 10mila volumi, suddivisi in due sezioni: una dedicata alle tematiche filosofiche e storiche, l’altra incentrata sulle problematiche scientifico-ambientali e dei beni culturali.I due saloni, assieme agli altri ambienti del palazzo, sono stati recentemente restaurati dall’architetto Massimo Olivieri secondo una logica conservativa. «Attualmente tutti i libri sono riposti negli scaffali delle due librerie senza aver ricevuto nessuna catalogazione — spiega Francesca Gallo, responsabile del Parco letterario Giambattista Vico e curatrice del progetto —. Di qui è nata l’idea di attuare un progetto di catalogazione cartacea e informatica dei testi che consentisse il recupero dell’intero patrimonio librario e il libero accesso alle diverse sezioni bibliografiche per gli studiosi. Il recupero e la sistemazione dei volumi rappresenta, per gli enti coinvolti e per tutti i fruitori, un’esperienza significativa e una tappa obbligata per riappropriarsi delle risorse e del cammino culturale intrapreso dal Cilento».

Il sistema offre un doppio vantaggio, sia per il personale delle biblioteche che per gli utenti. I primi, nel momento in cui pianificano l’acquisto dei testi, possono sapere se il volume è già presente in una delle biblioteche connesse in rete, i secondi possono sapere se e dove sono disponibili i testi che cercano.

Non poteva quindi avere cornice più appropriata l’iniziativa della Fondazione Vico (Vatolla, tel. 0974-845549 – Parco letterario Vico, fgallo@oneonline.it), dal momento che nel palazzo Vargas è conservata la biblioteca del barone Ventimiglia che comprende alcune opere di Aristotele con postille del Vico.

Autore: Maria Letizia Piano

Fonte:Galileo