Maurizio LUPO: Sindone e Polo Reale le sorprese del 2009.

Nascerà un percorso espositivo più vasto del Louvre e dell’Hermitage. Dalla Sabauda a Palazzo Madama, tutto sarà un unico sistema integrato.

Torino “entro il 2009 riaprirà la Cappella della Sindone restaurata e la proporrà unita a un grandioso museo statale d’arte e storia. Spazierà dall’antichità romana all’Ottocento, con un percorso espositivo di 84 mila metri quadri”, ben 24 mila in più di quelli del “Grand Louvre” di Parigi e quasi il doppio di quelli dell’ “Hermitage” di Sanpietroburgo.

Lo annuncia Mario Turetta, direttore regionale ai Beni culturali: “Si chiamerà “Polo Reale”. Integrerà in un unico insieme il Museo d’Antichità, la Galleria Sabauda, Palazzo Reale, Biblioteca, Armeria e Giardini Reali, più il Palazzo Chiablese, che fu casa di Re Carlo Felice, finora mai aperta al pubblico. Verranno collegati fra loro, valorizzati e propagandati come un unico complesso, dotato d’impianti e di servizi comuni d’accoglienza. Potranno essere messi in comunicazione diretta con il Duomo, la Cappella della Sindone, la chiesa di San Lorenzo, l’Archivio di Stato, Palazzo Madama e, tramite i portici, anche con Museo Egizio e Palazzo Carignano”.

“Il progetto – dice Turetta – ha pronti a disposizione 50 milioni di euro stanziati dallo Stato. Un noto architetto di Torino è già stato incaricato di contribuire alla regia dell’intervento. Mentre alla Regione è stato chiesto di sviluppare un’indagine economica che quantifichi i bisogni e le potenzialità di quest’opera, che aspira ad attrarre circa un milione di visitatori l’anno, contro i 340 mila accolti finora dai rispettivi musei separati”.

Turetta punta a realizzare “un’offerta mussale che per estensione non avrà pari in Italia. Riproporrà il sogno culturale di Carlo Alberto, che fece della zona di comando della sua capitale uno scrigno di collezioni prestigiose. Avremo addirittura un “unicum” al mondo: un percorso mussale articolato come il cuore storico della città, in sinergia con un sistema di portici ricco di locali, librerie e luoghi di cultura. Il pubblico che visiterà Torino nei giorni delle Olimpiadi del 2006 potrà già accorgersi dei risultati quando tutti i Musei coinvolti saranno messi in comunicazione diretta fra loro, per la prima volta, a titolo sperimentale”.

Le successive e più impegnative tappe del progetto passano attraverso il recupero della Cappella della Sindone e la ricollocazione della Galleria Sabauda nei locali della “Manica Nuova” di Palazzo Reale, oggi occupati dalla Regione. “Pensavamo di risanare la Cappella della Sindone entro il 2012 – ricorda Turetta – ma i nostri sforzi sono tesi ad anticipare i tempi e a concludere le opere entro i prossimi quattro anni. Intanto fra qualche mese la Regione lascerà la Manica Nuova. Siamo anche prossimi ad avere la progettazione esecutiva della nuova Sabauda. Dovrà affiancarsi al Museo di Antichità, che nella Manica Nuova svilupperà il settore dedicato alla Città. Ogni museo aveva già pronti i propri progetti di sviluppo, ma ora dovranno integrarsi. Un architetto ci aiuta a mettere insieme le proposte dei singoli musei, affinché possano condividere, spazi, servizi, nuova impiantistica, biglietto d’ingresso unico e personale”.

Il “Polo Reale” avrà anche ingressi comuni: “Il principale sarà allestito a Palazzo Reale. Nei suoi giardini verrà ricavato un grande punto d’accoglienza sotterraneo, simile a quello del Louvre, dove saranno collocate le biglietterie, il guardaroba e i punti d’informazione. Un secondo ingresso sarà allestito dal portone aulico della Manica Nuova, in via XX Settembre”. Farà da cerniera anche con il complesso religioso del Duomo, raddoppiato dai nuovi spazi sotterranei. “Dove – nota Turetta – la Diocesi, con la quale intendiamo avere la massima collaborazione, ha intenzione d’allestire un importante museo diocesano”.

Vi saranno oltre nuove presenze: “Palazzo Chiablese, che fu la residenza privata di Carlo Felice e che ora accoglie la Soprintendenza ai Beni architettonici, sarà aperto alla visita dei suoi appartamenti regi. Verranno riuniti a quelli di Palazzo Reale non appena la Soprintendenza potrà trasferire alcuni uffici nei mille metri quadri che il Museo del Cinema ancora occupa a palazzo e che si accinge a sgomberare”.

Turetta guarda anche a Palazzo Madama: “Se il Comune sarà d’accordo, potremmo collegarlo al Polo Reale tramite la manica sotterranea dell’antica Galleria che lo univa a Palazzo Reale. E’ un luogo di grande fascino, percorso dai resti delle mura romane. Potrebbe prestarsi non solo come elemento unificante, ma anche come ulteriore tassello espositivo”.

Autore: Maurizio Lupo

Fonte:La Stampa