La Collezione Mitsotakis

Il Museo Archeologico di Chanià, situato nella parte nord-occidentale dell’isola di Creta, ha ricevuto recentemente in dono dall’ex primo ministro greco Constantinos Mitsotakis, che ivi è nato, la sua preziosa collezione privata.

Durante gli ultimi venti anni il ministro ha acquistato gli oggetti antichi che circolavano nei mercati d’arte e nelle aste, allo scopo di impedire che fossero venduti all’estero. Il risultato è una collezione comprendente un’enorme quantità di reperti, per la maggior parte di età minoica e di provenienza cretese.

Purtroppo le esigue dimensioni dell’edificio – in attesa dei lavori di ampliamento – hanno permesso di esporne solo un terzo.

I manufatti sono presentati in ordine cronologico dalla fine del IV millennio a.C. al III secolo d.C. e sono divisi per categorie in base ai materiali: la ceramica minoica, le statuette fittili, l’industria litica, i gioielli, i sigilli, gli oggetti di metallo, ecc. Fra i reperti di epoca minoica si distinguono un vaso a forma di uccello del III millennio a.C., un sigillo, risalente al 1350 a.C. circa, su cui è raffigurato un minotauro, un vaso di bronzo del XVI secolo a.C. con iscrizioni in Lineare A e un pugnale con lama di bronzo e immanicatura d’oro, datato agli inizi del II millennio a.C. Notevoli sono anche alcune opere di epoca arcaica, come un askos protogeometrico a forma di uccello del X secolo a.C., degli idoletti beotici fittili e due pithoi cretesi giganti di arte “dedalica” decorati a rilievo, tutti del VII secolo a.C. All’età romana risale infine un diadema aureo con testa di Medusa del I-II secolo d.C.

Nell’ambito di un piano di rilancio del patrimonio culturale di Creta occidentale è ora in progetto la costruzione di un nuovo più capiente edificio per il Museo Archeologico di Chanià, che permetta di esporre al pubblico sia l’intera Collezione Mitsotakis sia i reperti provenienti dai nuovi scavi. Sono previste anche la realizzazione di un nuovo museo locale a Kissamo Chanion e altre iniziative per la riqualificazione dei monumenti di Aptera, Gàvolo, Frikà e Kydonia.

Autore: Tsao T. Cevoli

Fonte:Archeo – maggio 2002