Clara GELAO: Puglia Rinascimentale (Bams photo – Rodella).

Jaca Book – Edipuglia, Milano 2005, pp. 318; € 75- ISBN 88 16 60343 7

Il patrimonio rinascimentale della Puglia viene qui per la prima volta presentato in una sintesi organica.

Negli anni compresi tra il 1450 ed il 1600 la Puglia assiste ad un periodo di vivace fermento in cui la scena locale si arricchisce di eterogenee influenze. Vi è anzitutto il fruttuoso perdurare delle tradizioni locali, eredi dell’ininterrotto e straordinario magistero tecnico che dal’XI al XIV secolo si era espresso nei castelli e nelle cattedrali pugliesi. Su questo sfondo si inseriscono le componenti culturali più disparate che affluiscono dal settentrione, in particolare dalla Lombardia e dal Veneto, sia dall’oriente e dall’opposta sponda dalmata attraverso il facile tramite dell’Adriatico. Ma influssi culturali vengono anche dal Mediterraneo occidentale, da Napoli e persino dalla Sicilia.Il Rinascimento, in una terra limite quale la Puglia, è identificabile proprio in questo intrigante dialettico convivere di vecchio e di nuovo, nella straordinaria ibridazione culturale nata dall’intreccio di diverse influenze e tradizioni artistiche che si incontrano ed interagiscono con il glorioso passato artistico della regione.

Indice:
Cartografia,
Schede maggiori: le chiese, i castelli, i palazzi, i complessi scultorei;
Schede brevi: le chiese, i castelli e le opere pubbliche, i palazzi e gli edifici civili, i complessi scultorei.

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