CATANIA: 2005 musei diocesani sul Web.

L’annuncio al convegno di Catania: tutti i beni culturali saranno catalogati e accessibili in rete. Intanto anche tutte le chiese italiane verranno censite.

L’Anno santo non è passato invano, per i beni culturali ecclesiastici. Nel fatidico 2000 sono stati infatti ben 30 i musei d’arte sacra (comprendendo non solo le pinacoteche ma anche le biblioteche, gli archivi ecc.) inaugurati o rinnovati profondamente nelle strutture. Nel 2001 se ne sono poi contati nove, quindi 18 nel 2002 e 17 quest’anno, con due importanti avvenimenti: l’inaugurazione della collezione d’arte religiosa moderna della Fondazione Lercaro a Bologna e la prossima apertura, il 12 dicembre, del museo diocesano di Palermo, atteso davvero da molto tempo.

Quest’ultima buona notizia è stata annunciata ieri nel corso del convegno nazionale dell’Amei, l’Associazione musei ecclesiastici italiani, in corso nella stupenda cornice del museo diocesano di Catania, un’opera forse unica in Italia per la qualità non solo degli oggetti esposti ma anche dell’allestimento e del progetto, che ha saputo coinvolgere le istituzioni pubbliche. Insomma l’onda lunga del Giubileo continua. Lo ha rilevato a chiare lettere, nel suo intervento il vicepresidente dell’Amei, Carlo Tatta: “Oggi siamo investiti da una nuova e sempre più accentuata sensibilità verso il patrimonio artistico, con una vistosa vivacità di iniziative che segnano un forte richiamo per l’arte. C’è oggi una sorprendente domanda di cultura, senza precedenti, basti considerare i flussi " migratori" di gruppi organizzati e non di visitatori verso le grandi mostre che si allestiscono un po’ dovunque”. Proprio per “…evitare il rischio di una riduzione del Museo ecclesiastico alla stregua di semplice oggetto di " consumo culturale" rivolto alla generalità dei visitatori o di oggetto per l’appagamento di élite di appassionati cultori o specialisti” occorre, secondo Tatta, un “processo di evangelizzazione della cultura” di cui i musei religiosi possono “essere parte decisamente innovativa”.

Questo dato epocale di un nuovo interesse per l’arte sacra è stato confermato da Dominique Ponnau, del Louvre di Parigi, il quale ha detto che “questa sensibilità si sta sviluppando anche nella laica Francia, al punto di poter parlare di una vera e propria " resurrezione" di questa materia”. Secondo Ponnau, “… la sacralità degli oggetti religiosi e liturgici nei musei non è minore di quella delle reliquie: dobbiamo interpretare lo spartito che da essi ci viene proposto, spartito che è poetico, pedagogico, spirituale”.

Carità dell’intelligenza, dice Tatta, e monsignor Crispino Valenziano rafforza il concetto parlando di “responsabilità della bellezza”: qui i fatti non mancano, e ha provveduto sempre l’Amei a darne eco.

Proprio al convegno è stata presentata una bella pubblicazione, curata dall’Amei, di guida a tutti i musei religiosi della Sicilia.

Per la prima volta saranno catalogate tutte le chiese esistenti in Italia perché diventino un patrimonio culturale suscettibile di maggiore tutela e, soprattutto, possano svolgere funzione di volano per gli itinerari del turismo culturale.

Monsignor Giancarlo Santi, presidente e fondatore dell’Amei, ha dichiarato: “Ci incontreremo a Roma il prossimo 12 dicembre per varare ufficialmente il programma di censimento delle chiese sul territorio nazionale. È giunta l’ora di conoscerne l’esatto numero. L’operazione sarà resa possibile da un programma informatico appositamente studiato. La finalità è squisitamente pratica: serve, infatti, a favorire non solo la valorizzazione ma anche la protezione dei beni culturali conservati in queste strutture”.

Non solo: entro il 2005 il progetto " Ecumene" consentirà di mettere in rete la documentazione completa di tutti i beni culturali delle diocesi (artistici, architettonici, archivistici e bibliotecari). Insomma tutto lo scibile dello scibile cristiano in Italia sarà accessibile sul Web.

Altra buona novità è la collaborazione fra musei e università nella formazione del personale, e anche in questo i musei ecclesiastici dimostrano di essere oggi all’avanguardia. L’Università Cattolica di Milano, di concerto con l’Amei e sotto la direzione scientifica di Alberto Cova, proporrà dal 17 gennaio al 27 marzo 2004 un Corso di alta formazione per responsabili dei musei diocesani (per informazioni telefonare allo 02/72345701).

Autore: Domenico Montalto

Fonte:AV Avvenire