E’ stata definita una mostra impossibile l’idea di riunire 45 opere, naturalmente riprodotte, di Raffaello Sanzio, in occasione delle celebrazioni del 500 anni dalla morte del genio di Urbino deceduto a Roma nel 1520.
La mostra è allestita all’aeroporto delle Marche Ancona Falconara e resterà aperta fino al 6 gennaio 2020.
45 dipinti del pittore di Urbino, disseminati in 17 Paesi diversi, riprodotti in scala 1:1, compreso l’affresco de La Scuola di Atene e riuniti insieme in un unico allestimento. La mostra voluta dalla Regione Marche, in collaborazione con Enit-Agenzia Nazionale Turismo e Aerdorica, societa’ di gestione dello scalo, con il sostegno del ministero per i Beni e le attivita’ culturali e per il Turismo. L’esposizione, ideata e curata da Renato Parascandolo, con la direzione scientifica di Ferdinando Bologna, recentemente scomparso.
Si potranno così ammirare assieme, le opere esposte nei più importanti musei: dagli Uffizi di Firenze, dai Musei Vaticani, dalla Pinacoteca di Brera a Milano dalla Galleria Borghese a Roma, passando per il Louvre a Parigi, il Prado a Madrid e la Gemaeldegalerie a Berlino, per arrivare a San Pietroburgo all’Ermitage e alla National Gallery di Washington.
Capolavori assoluti come la Madonna Conestabile, la Madonna di Terranuova, lo Sposalizio della Vergine, la Madonna del Cardellino, la Deposizione, il Ritratto di Baldassare Castiglione e tanti altri fino alle Stanze Vaticane per cui Raffaello giunse a Roma ingaggiato da papa Giulio II che segno’ la sua consacrazione a interprete della “maniera moderna”.
Le riproduzioni sono stampate su un tessuto trasparente e retroilluminate e questa soluzione, oltre a conferire una particolare suggestione ai dipinti, consente di cogliere dettagli e sfumature difficilmente apprezzabili nelle tele originali ad occhio nudo o nelle riproduzioni a stampa. Diceva Ferdinando Bologna, “le Mostre impossibili consentono una piu’ approfondita conoscenza delle opere ed un accostamento, per confronto, di opere che sono normalmente lontanissime fra di loro. Soprattutto, questa nuova generazione di riproduzioni d’arte, ad altissima definizione e a grandezza naturale, consente un approccio agli originali che gli originali stessi, nelle condizioni in cui normalmente si trovano, sia nei Musei sia nelle sedi proprie, non consentono”.
Dopo il 6 gennaio 2020, la mostra si sposterà a Le Carrousel du Louvre a Parigi e tocchera’ poi altre citta’ europee fino a giungere in Russia.
“Inauguriamo non solo una mostra, ma un nuovo genere di museo e un nuovo modo di fare cultura – il commento del presidente della Regione Luca Ceriscioli -. Apriamo nelle Marche una frontiera digitale a servizio della Cultura”.
Per le Marche, tra le Top Destination 2020 di Lonely Planet, si tratta anche di far volare ancora piu’ in alto la propria offerta culturale e turistica.
Fonte: www.qaeditoria.it, 25 nov 2019