VERONA. Il settimo splendore.

Duecento capolavori, suddivisi in 6 sezioni, saranno esposti a Verona a partire dal 25 marzo 2007.
Le opere sono di Botticelli e di Giorgione, di Rosso Fiorentino e del Moretto, del Lotto e di Tiziano, di Tintoretto e di Carracci, di Caravaggio e del Guercino, di El Greco e del Fetti, di Canova e di Piranesi, di Böcklin e di de Chirico, di Modigliani e Carrà, e di molti altri ancora, Michelangelo compreso, presente in mostra con uno studio di testa per la Cappella Sistina in Vaticano, che contrassegna la malinconia profonda di un artista che nell’oscurità della materia trova il segreto miracolo della forma. Lo sviluppo della mostra prosegue con gli artisti contemporanei.

Presso il restaurato Palazzo della Ragione, riportato all’antica bellezza grazie all’intervento di recupero realizzato da Tobia Scarpa, un architetto di fama e un cognome di casa a Verona, attraverso l’opera di suo padre Carlo che a suo tempo ripristinò la vibrante bellezza di Castelvecchio.

La mostra si segnala come l’evento più importante ed impegnativo dell’anno non solo per il fatto di presentare al pubblico 200 straordinari capolavori che rimarranno esposti per 4 mesi, sino al 29 luglio, ma anche perché si tratta del risultato di un lungo lavoro scientifico di 4 anni condotto dal direttore di Palazzo Forti, Giorgio Cortenova, che dell’esposizione è l’ideatore e il curatore, attraverso lunghe ed accurate ricerche attorno ai temi che contrassegnano la modernità: primo fra tutti, appunto, quell’intreccio di amore ideale, di malinconia e di meditativa riflessione che caratterizza il cielo dantesco, il settimo cielo o, meglio ancora, ‘il settimo splendore’ del paradiso dell’Alighieri.

L’articolato impianto storico e teorico costituisce il piatto forte a livello dialettico della straordinaria rassegna veronese, cui hanno aderito i maggiori musei italiani ed europei, da Budapest a Dresda, da Roma a Milano, da Parigi a Zurigo, da Firenze a Londra, con prestiti perfino stupefacenti in questi tempi così avari di collaborazione culturale.

La mostra ravvisa nei temi della riflessione malinconica i principi stessi della sensibilità moderna; e per certi versi polemicamente ne rivendica le origini italiane e mediterranee, sviluppatesi a partire dall’entourage fiorentino promosso da Lorenzo de’ Medici, dal ‘pellegrinaggio’ di un Lorenzo Lotto, dall’appartata sensibilità psicologica di un Savoldo, dalla consapevolezza della ‘vanitas’ che alimenta alcune delle più alte espressioni dell’arte seicentesca. Fino ai giorni nostri: attraverso una continuità che si propone nelle diverse sfaccettature della storia e della cultura, che riannoda i fili di un percorso ora incline alla bellezza come ideale di una suprema e sacra armonia, ora rivolto ai brividi e agli allarmi della psiche contemporanea.

A testimonianza della ricerca e delle tesi che ne hanno supportato l’impegno sarà dato alle stampe un esauriente catalogo che, oltre alle riproduzioni di tutte le opere in mostra e ai saggi del curatore, conterrà puntuali ed approfonditi contributi critici dei più importanti studiosi in materia.


Info:
dal 25 marzo al 29 luglio 2007, Palazzo della Ragione, Piazza Dei Signori – Verona
Orario: Dal lunedì al venerdì 9.30-19.30 Sabato e domenica 9.30-21.30
Ingresso: intero 10 €, ridotto 8 € (gruppi superiori alle 15 unità, minori di 18 anni e maggiori di 65 anni, possessori di appositi coupon e titolari apposite convenzioni, possessori di Verona Card), ridotto speciale 4 € (studenti delle scuole elementari, medie e superiori), gratuito (minori di 6 anni, diversamente abili, un accompagnatore per ogni diversamente abile, due insegnanti accompagnatori per ogni classe).
Prenotazione € 1,50 a persona – € 25,00 per gruppi – € 15,00 per le scuole;
Visita guidata: € 100,00 per gruppi – In lingua € 120,00 per gruppi, le visite in lingua sono comprensive del servizio di radioguida in mostra.
Prenotazioni: Ingegneria per la Cultura – Gruppo Civita 199.199.111 dall’estero +39 0243353522;
Scuole: tel Aster +39 045 8000804 Fax +39 045 8000466
lunedì-venerdì 9.00-13.00 e 14.00-16.00, e-mail: asterarc@asterarchelogia.191.it

Link: http://www.settimosplendore.it

Fonte:Exibart on line