Dal 4 giugno 2005 al Castello di Beseno in Trentino.
Portobeseno è una manifestazione che nasce con lo scopo di indagare la memoria, in tutte le sue forme, attraverso spettacoli ed esposizioni che si terranno nel Castello di Beseno.
L’evento di inaugurazione è la sera del 4 giugno 2005 con le installazioni e le interazioni multimediali di Mylicon/EN nella Piazza Grande del castello.
Ci piacerebbe suggerire una riflessione su come la memoria collettiva agisca per la formazione del pregiudizio dei singoli, influenzandone vita e opinioni. Si tratta soprattutto di capire fino a che punto la Storia sia una chiave di lettura del presente o una problematica fonte di pregiudizio. Se sia possibile evocare il passato in modo selettivo e consapevole per ricostruire una storia virtuale come premessa per vivere meglio la realtà del presente.
L’iniziativa è nata dopo un esperimento sul web in collaborazione con persone che scrivono e pubblicano in Rete una sorta di diario chiamato blog. Attraverso un blog infatti sono state pubblicate le fotografie storiche della comunità di Calliano (TN) dove si chiedeva ai visitatori di lasciare un commento pur non dando loro notizie della provenienza e storia di quei documenti fotografici. È stato interessante mettere a confronto i loro commenti con la storia dei luoghi. Da questa esperienza è nata l’esposizione, foto storiche corredate dai commenti raccolti sul web, intitolata Memoriaeblog.
Tre esposizioni multimediali permanenti, due spettacoli serali con installazioni video-sonore, indagini foto-giornalistiche, attori di strada e letture improvvisate saranno ospitati nelle piazze del magnifico castello per tutto il mese di giugno. Abbiamo voluto pensare Beseno e la sua collina come un porto tra le montagne, un approdo per i navigatori della memoria nel quale creare contaminazioni culturali, uno spazio oscillante tra il Dato e le Interpretazioni.
Si racconta che gli arcieri di Massimiliano I d’Austria si allenassero proprio a Castel Beseno a lanciare contemporaneamente tre frecce, il nostro obiettivo è quello di unire ricerca storica, arte e didattica.
Evento inaugurale: performance multimediale di Mylicon/EN sabato 4 giugno 2005 h. 21
Presentazione di Portobeseno domenica 12 giugno 2005 ore 11
Informazioni al pubblico: APT di Rovereto – telefono 0464 430 363
Sostenuto e organizzato da: Assessorato alla Cultura della Provincia Autonoma di Trento – “Progetto Memoria per il Trentino”, Ente Castello del Buonconsiglio, Assessorati alla Cultura dei Comuni di Besenello, Calliano e Folgaria, Cassa Rurale Alta Vallagarina, Rovereto e Vallagarina Azienda per il Turismo, Trentino Trasporti , Associazione Libera Mente di Calliano.
CALENDARIO DELLE INIZIATIVE
sabato 4 giugno: ore 21 – Performance multimediale Mylicon/EN – Piazza Grande, Castello di Beseno;
domenica 12 giugno: ore 11 – Inaugurazione Portobeseno + performance di strada: La PazziataLocale del Granaio + vari luoghi, Castello di Beseno;
dal 12 al 26 giugno, orario 11-17, chiuso lunedì – Esposizioni permanenti: “Memoria di lingua e di feste”, Casa delle Guardie; “Memoriaeblog”, Polveriera; ‘TIMELINE’, Cantine di Palazzo Marcabruno – Castello di Beseno;
sabato 18 giugno: ore 21 – Performance multimediale “Elementi della memoria” – Piazza Grande, Castello di Beseno;
giugno – ottobre: Indagine fotogiornalistica “Mai stato qui!” – Besenello, Calliano e Folgaria.
giugno – ottobre: Performance teatro e musica da “IlcieloMetropolitano“ – Castello di Beseno, Besenello, Calliano e Folgaria.
giugno – ottobre : Performance della Compagnia di Teatro del CDM – Castello di Beseno, Besenello, Calliano e Folgaria.
Aggiornamenti su http://portobeseno.splinder.comCITAZIONI
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Italo Calvino – Le città invisibili
Il significato – la realtà oggettiva – è il prodotto collettivo di quelli che comunicano.
J.Wheeler – Center for Theoretical Physics
Pinocchio nel libro nasce burattino e si comporta sempre come un bambino vero finche avrà come premio il riconoscimento delle sue aspirazioni…. Collodi ha lasciato ad ogni lettore la libertà di inventarsi i fatti e i personaggi, di far lavorare la fantasia.
Luigi Comencini
Marco Polo lì c’è stato e mi assicura che è sospesa sull’abisso, la vita degli abitanti d’Ottavia e meno incerta che nelle altre città. Sanno che più di tanto la rete non regge.
Italo Calvino – Le città invisibili
Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d’avere: l’estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t’aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti.
Italo Calvino – Le città invisibili
Recte faciendo neminem time
Motto della Famiglia Trapp von Matsch dinasta di Castel Beseno
Mentre noi lavoriamo alla natura,la natura lavora alla nostra anima. Noi piantiamo gli alberi e gli alberi piantano noi.
Il vecchio e nuovo si congiungono, decretando la possibilità dell’incontro, di creare una cosa da un’altra cosa, un significato da un altro significato…
1 + 1 non fa mai 2, 1 + 1 fa sempre 3. Del resto la natura produce questo: un uomo e una donna riescono a creare una terza persona che chiamiamo figlio …
Joseph Beuys – Il cappello di Feltro
Lo spirito di un’epoca è qualcosa a cui non possiamo tornare. (…) Non può, in effetti, essere sempre primavera o estate, e ugualmente non può essere sempre giorno; quindi, se anche desiderassimo riportare il mondo allo spirito del secolo trascorso, ciò non sarebbe possibile. E’ importante trarre il meglio da ogni generazione. L’errore di chi ha nostalgia del passato sta nel fatto che non afferra questo principio. Ma coloro che mostrano considerazione solo per la realtà attuale, ostentando disprezzo per il passato, appaiono molto superficiali
Hagakure (II, 18)
Il nostro albero genealogico da un lato è la trappola che limita i nostri pensieri, emozioni, desideri e vita materiale… dall’altro è il tesoro che racchiude la maggior parte dei nostri valori.
Alejandro Jodorowsky
L’Europa non è vecchia, è antica. Il mondo non è moderno, è attuale.La tradizione, se ben utilizzata, è una risorsa. La storia è una forza che spinge in avanti, e speriamo – restituendo contenuto e titolo di nobilta’ a un termine bistrattato dalla nostra epoca, specie in Europa, dove si sono prodotti abominii che si sarebbero pensati banditi per sempre da questo continente – che ci porti, se non verso il progresso, per lo meno verso certi progressi.
Jacques Le Goff
Un uccello canta meglio sul proprio albero genealogico.
Jean Cocteau
IN ARRIVO A PORTOBESENO
Mylicon/EN (sabato 4 giugno, ore 21, Piazza Grande)
Il progetto presentato per Portobeseno è una declinazione dell’estetica e del modus operandi di Mylicon/En sul tema della memoria. Il lavoro di preparazione consiste nella ricerca di immagini, di referenze iconografiche e tematiche che fungono da superficie visivo/sonora ed allo stesso tempo di oggetti quotidiani da trasformare in strumenti ed attori della performance.
In questo caso specifico gli oggetti che verranno utilizzati durante la performance sono tutti legati al contesto specifico di Castel Beseno e dei paesi limitrofi: oggetti e materiali comuni, documenti storici, fotografie d’archivio, dipinti, frammenti di filmati (video e super8) girati in diversi periodi del ‘900, tutti elementi che hanno un potere evocativo dato loro dalla sedimentazione di sguardi che su di essi si sono posati nel corso del tempo.
Mylicon/En cerca nuovi punti di vista, attraverso la rielaborazione visivo/sonora di tali elementi, cerca di stimolare una riflessione sui meccanismi della percezione. Non si tratta solo di riattualizzare e rileggere la storia, di fare interagire passato e presente, ma anche di cogliere gli aspetti essenziali che stanno alla base della creazione di un documento storico, evidenziare come la diversa percezione nel tempo di uno stesso documento crei quella che è la vera ‘memoria’ del documento stesso. Mylicon/En è Daniela Cattivelli e Lino Greco. http://www.myliconen.it/
Mylicon: effetti indesiderati (…) Si potrebbero manifestare effetti indesiderati quali sonnolenza, ottundimento delle emozioni, riduzione della vigilanza, confusione, alterazione dello stato di coscienza con rapida evoluzione dallo stupore al coma, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia. Questi fenomeni si manifestano principalmente all’inizio della terapia e solitamente scompaiono con le successive somministrazioni.
I pazziati a Beseno (domenica 12 giugno, ore 11-17, piazze e bastioni)
Teatro di strada, letture improvvisate e a sorpresa: La Pazziata. Gli autori (i cosiddetti ‘pazziati’) si sono conosciuti grazie ai blog (*) di scrittura creativa, condividendo dapprima in Rete i propri pensieri e le proprie passioni fino a esplicitare la voglia di fare outing, traslare l’esperienza espressiva in un ambito più vasto, non digitale: il quotidiano, appunto.
Negli spazi di Castel Beseno saranno realizzate performance di strada che attraverso il tema della memoria, con l’ausilio di parole, musica e immagini, coinvolgeranno i presenti. La Memoria, infatti, è uno dei tratti caratteristici dei personaggi della Pazziata, la Memoria come strumento indagatore del proprio io e dell’essere umano in generale, nonché come necessario collante tra passato, presente e futuro: http://www.lapazziata.it
(*) Cos’è un blog?
Non esiste una definizione univoca e condivisa da tutti di cosa sia un blog.
Contrazione del termine weblog, questo termine identifica una pagina web personale o collettiva in cui il blogger, colui che scrive sul blog, pubblica più o meno quotidianamente pensieri, racconti, sensazioni, indagini, notizie .
Grazie ai blog si intrecciano amicizie, nascono comunità e crescono iniziative che vanno dall’utile al futile, senza soluzione di continuità.
Memoria di lingua e di feste (dal 12 al 26 giugno, orario 11-17, Casa delle Guardie, chiuso lunedì)
‘Memoria di lingua e di feste’ è un progetto sulla memoria articolato in diverse fasi. La prima fase si è svolta nei mesi di aprile e maggio 2005 ed è consistita nella raccolta di interviste narrative tra le persone di Besenello. Questo tipo di ricerca ha tra i suoi obiettivi principali la valorizzazione delle memorie individuali e collettive.
Il ‘tempo’ del ricordo raccolto nelle interviste va dal periodo fra le due guerre mondiali ai giorni nostri. Il pretesto per la ricerca era rappresentato dal lontano ricordo, da parte di alcuni, di certe feste che si svolgevano a Castel Beseno coinvolgendo l’intero paese, banda compresa.
La seconda fase del progetto si concretizza nel mese di giugno all’interno dell’evento Porto Beseno. Le interviste vengono donate alla comunità attraverso una installazione audio, localizzata in una stanza di Castel Beseno, con specifiche interazioni individuali e collettive.
Si ascoltano storie sulla vita del paese, leggende della tradizione popolare, racconti d’infanzia e narrazioni sui divertimenti della gente, spesso espresse nel dialetto locale.
L’installazione ha lo scopo di reinserire nel tempo del vivere della comunità il ‘tempo del racconto’: un momento di ascolto, di sospensione e di riflessione che può donare anche divertimento, come accadeva nei filò.
Il progetto intende dare vita ad un archivio sonoro di storie narrate dalla viva voce dei protagonisti della Storia e diffondere, contemporaneamente, un metodo di raccolta.
A cura di Sara Maino: http://www.teatropercaso.it/sara_maino.htm
Memoriaeblog (dal 12 al 26 giugno, Polveriera, orario 11-17, chiuso lunedì)
L’idea di base è interagire con la Storia raccontata dalle immagini dando ‘vita’ alle persone e ai luoghi raffigurati nel documento fotografico. Seguendo il filo della propria esperienza e capacità di elaborazione ognuno descrive la forma compiuta, non è così anche la Storia?
L’esposizione fotografica “Memoriaeblog” del 2003 aveva utilizzato un blog(*) come supporto visivo delle fotografie, visionate da persone che semplicemente si collegavano al Web. I testi di www.memoriaeblog.blog.tiscali.it non permettevano di identificare la zona di provenienza delle fotografie. La fantasia e l’originalità di chi ha partecipato al progetto sono diventate riflessioni, poesie, cartoline e lettere d’amore, dialoghi impossibili. Questo materiale stampato su cartoncino corredava le fotografie durante l’esposizione così il visitatore poteva leggere i commenti direttamente vicino alla ‘propria’ foto.
Si intendeva raggiungere due obiettivi: valutare l’impatto visivo dei luoghi su commentatori non informati dei precedenti storici di quei luoghi; stimolare la reazione e il commento dei visitatori che conoscevano le immagini e le avevano già associate a una propria memoria, al periodo storico ed all’ambiente raffigurato.
Nell’esposizione fotografica attuale saranno assenti le didascalie con i riferimenti storici delle immagini, che comunque potranno essere consultate in loco su apposite schede. Ai commenti già realizzati nel corso della precedente esposizione si sono aggiunti quelli raccolti attraverso il blog www.memoriaeblog.splinder.com creato per Portobeseno.
Si pensa di realizzare, in seguito, un testo o un ipertesto che metta a confronto i documenti storici relativi alle immagini e i commenti dei visitatori.
A cura di Davide Ondertoller.
Stefano Cagol, ‘TIMELINE’ (dal 12 al 26 giugno, Cantine di Palazzo Marcabruno, orario 11-17, chiuso lunedì)
Stefano Cagol si esprime nella sua ricerca artistica attraverso il linguaggio del video e della fotografia: attraverso questi media espressivi riscrive e ripete elementi e punti di vista del nostro immaginario quotidiano, naturale o urbano.
L’aspetto del tempo assume un ruolo importante all’interno delle opere dell’artista. La frenesia degli scorci urbani è opposta alla lenta istintualità dei movimenti della natura, mentre l’universo segnico delle sequenze restituisce una memoria temporale mutata, ma costante e mai scossa da cambi improvvisi, che altera la stessa identità dell’elemento rappresentato. La velocità viene a coincidere così con l’atteggiamento estraniante delle immagini.
Da questa costante riflessione sul concetto di tempo nasce anche ‘TIMELINE’, la doppia video proiezione ideata appositamente per Portobeseno. In questa continua interazione tra immagini e temporalità risulta infatti importante nelle opere di Cagol la componente site-specific dell’opera d’arte, ossia il suo inserimento nella specifica situazione spaziale espositiva.
http://www.stefanocagol.com
“Elementi della memoria” (sabato 4 giugno, ore 21, Piazza Grande)
La performance si svolge su quattro quadri principali che riconducono al rapporto tra uomo e luogo in cui vive attraverso gli elementi della natura (aria, acqua, terra fuoco), con particolare attenzione all’interazione tra essi. Suoni, immagini, parole sono il mezzo per rievocare questi elementi nella memoria di ognuno ponendo l’accento sull’importanza che essi hanno e hanno sempre avuto nel presente e nel passato. E’ proprio questo rapporto tra presente e passato che gli artisti hanno voluto approfondire indagando gli angoli più profondi della memoria e del sentimento. Sarà difficile non stupirsi di fronte ad immagini che fanno parte della memoria di ognuno,e che spesso vengono messe da parte, ma che inconsciamente sono ‘parcheggiate’ nella nostra testa e contribuiscono al nostro radicamento sul territorio; come provocherà una sensazione strana ma quantomai naturale l’ascoltare suoni e rumori della natura circondare il pubblico e fondersi con musica proveniente dal passato come dal presente.
Luca Fronza – dj/producer – Juan Manuel Moretti – vj – Annalisa Morsella – reader/performer – Enrico Tavernini – reader/performer
http://www.5thsuite.com
Indagini sul territorio e performance teatrali.
L’indagine fotografica e giornalistica: ‘Mai stato qui!’ è realizzata da un gruppo di photoblogger selezionati da www.buba.it . Oggetto dell’indagine i territori e la realtà delle comunità di Calliano, Besenello e Folgaria ma nessuno di loro conoscerà la meta del viaggio fino a pochi giorni dalla partenza. Tutte le istruzioni (luoghi e cultura da indagare) saranno rese note ai photoblogger solo alla vigilia del viaggio. Contemporaneamente la giornalista/blogger Manila Benedetto (www.pproserpina.net ) tenterà un’indagine giornalistica locale basata sull’inattendibilità di qualsiasi informazione mediata. L’indagine, realizzata nel corso dell’estate 2005, prevede una presentazione con 3 serate di proiezioni (una per comunità) in date da stabilire a ottobre. Il materiale raccolto sarà in seguito esposto nei locali pubblici delle comunità di Calliano, Besenello e Folgaria.
La performance multimediale de ‘Ilcielometropolitano’ consiste nella raccolta di materiali originali ‘campionati’ in situazioni quotidiane intorno al castello attraverso una piccola inchiesta sul territorio (nei paesi intorno al castello), Le testimonianze, interviste e storie raccontate dalle persone locali, saranno raccolte ed elaborate in una storia, base per il progetto artistico che prevede rappresentazioni teatrali e traslazione dei contenuti in mezzi espressivi diversi.
Con questo materiale costruiranno una prima piccola opera montando le diverse testimonianze e costruendo una storia che farà da base al progetto artistico. A questo documento originale lavoreranno gli artisti de IlCieloMetropolitano: ad ognuno verrà mandata questa storia e verrà chiesto, col proprio mezzo espressivo (che sia musica, scrittura, fotografia o video) di tornare a raccontare quella stessa storia arricchita dalla propria fantasia, dalla propria arte. Questo lavoro andrà a formare la rivista e, in parallelo, uno spettacolo con attori e musicisti sulla scena insieme alla proiezione delle fotografie e dei video realizzati.
Il racconto e i materiali raccolti saranno presentati sulla rivista ‘Ilcielometropolitano’ e formeranno la materia di uno spettacolo multimediale dal vivo.
Le performance della Compagnia di Teatro del C.D.M. di Rovereto sono la materia di un teatro della comunicazione, dello scambio, dell’interazione. Nonostante ogni membro del gruppo abbia diverse attitudini e metta a disposizione del gruppo diverse qualità ed esperienze, abbiamo quasi subito identificato un filo comune: la necessità e la voglia di fare teatro non per far bella mostra di sé né per passare necessariamente da ‘innovatori’, ma fare teatro per comunicare qualcosa, ma anche per imparare ad ascoltare.
Riteniamo infatti che il teatro debba assolutamente riprendere la via del contatto, e soprattutto dello SCAMBIO, con la gente, con le persone, e che se il teatro comunica, anche ad alti livelli, ma solo con una stretta fascia sociale, resta quello che sta diventando sempre di più in Italia: un alternativa intellettuale, e solo per pochi, al cinema.
E’ per questi motivi che prediligiamo luoghi teatralmente ‘inadatti’ o insoliti per fare teatro (come bar e caffetterie), luoghi in cui lo spettatore non paga un biglietto, non sceglie di vedere qualcosa, ma gli capita, senza volerlo, di trovarsi in mezzo ad un evento teatrale dal quale o si lascia coinvolgere o…scappa via. La nostra aspirazione è che sempre più persone, specialmente in Trentino, si lascino coinvolgere, magari apportando il proprio contributo alla crescita del gruppo in particolare e del teatro in generale, che ha sempre più bisogno di rinnovata freschezza: e quella si può trovare solo nelle persone.
Poter partecipare ad un evento come Porto Beseno ci è dunque sembrato subito un’importante e adattissima occasione di rafforzare e mettere in pratica queste nostre convinzioni: una manifestazione, pur culturale, ma che basi la propria organizzazione e gli eventi che la compongono sull’esperienza della memoria, e dunque sulle persone che saranno spettatori attivi degli eventi proposti, ci è parsa la situazione ideale per proporre interventi di teatro e di lettura che riescano ad essere non PER la gente, ma FRA la gente, forti anche del contributo che apporterà l’interazione attiva di questi interventi teatrali con la musica, la fotografia, e le altre ‘installazioni’ artistiche di Porto Beseno.
Link: http://www.portobeseno.splinder.com
Email: portobeseno@email.it