Dal 24 ottobre ha avuto inizio la nuova stagione della GAM – Galleria d’Arte Moderna. Riallestimento delle Collezioni, un nuovo spazio per le mostre storiche, per la Videoteca e la Didattica, GAM Underground Project, Wunderkammer, nuova veste grafica.
La GAM di Torino ha riaperto il 24 ottobre i suoi spazi espositivi. Due mesi di chiusura al pubblico per svolgere un grande lavoro di progettazione e di riallestimento delle collezioni permanenti, oltre che per ridisegnare completamente la struttura delle sale dedicate alle mostre temporanee, alla Videoteca e ai Servizi Educativi.
Il pubblico si troverà a ripercorrere le sale della GAM con l’impressione di visitare un museo nuovo, riorganizzato secondo un progetto museografico che pone come essenziale l’integrazione e il dialogo tra le opere, che facciano parte delle collezioni permanenti o che si inseriscano nelle mostre temporanee.
La suddivisione in ordine cronologico del percorso, che fino ad oggi ha caratterizzato una delle raccolte di arte moderna e contemporanea tra le più ricche d’Italia (45.000 opere tra dipinti, sculture, installazioni, fotografie, a cui si aggiungono un ricco patrimonio di disegni e incisioni e una tra le più importanti collezioni europee di film e video d’artista) con la storica divisione in due piani dedicati all’Ottocento e al Novecento, viene sostituita da un ordinamento tematico, che permette al visitatore di riscoprire i capolavori e di analizzarli attraverso una nuova visione.
Si potrebbe dire attraverso quattro nuove visioni, dettate dalle suggestioni offerte da altrettanti studiosi di discipline diverse dalla storia dell’arte. In questo modo non sarà più lo sguardo che insegue l’opera, ma l’opera che insegue lo sguardo. Secondo un disegno di riallestimenti periodici, ogni anno saranno coinvolti esperti provenienti dalle più prestigiose università italiane, che penseranno 4 nuovi temi per dar vita a percorsi lungo i quali le opere saranno collocate. Questo favorisce una fruizione molto ampia del patrimonio: attraverso il sistema di rotazione saranno infatti accessibili capolavori visti magari di rado, per problemi di spazio o di conservazione, e ogni volta troveranno una collocazione e una luce diversa, perché messi in rapporto con opere di altre epoche storiche e di altra natura artistica.
La grande novità della nuova GAM è che con questo sistema viene riconsiderata la distinzione tra allestimento permanente e temporaneo, ancor più sottolineata dalla disposizione degli spazi espositivi.
La sala mostre dedicata alle grandi esposizioni di carattere storico viene infatti pensata per accogliere il pubblico che visita il museo nella sua globalità, quindi inserita nella manica corta al primo piano, in continuità con le gallerie tematiche dedicate alle collezioni. Sempre al primo piano inoltre una piccola sala denominata Wunderkammer è la “camera delle meraviglie” dedicata a gioielli artistici del patrimonio GAM che molto raramente sono stati ammirati: disegni, acquerelli, grafiche, incisioni dell’Ottocento e del Novecento, per i quali è appena terminato un grande lavoro di catalogazione e schedatura, che saranno presentati con periodicità.
LE COLLEZIONI
La rilettura del patrimonio della GAM attraverso le gallerie tematiche che presentano le collezioni avviene lungo tre diversi livelli di sapere: un primo livello teorico (scelta dei temi secondo un criterio che coinvolge distinte discipline) un secondo storico-artistico (analisi degli stessi temi in una luce storico-artistica) e un terzo di struttura visiva (scelta delle opere e allestimento).
I temi: L’INFANZIA, il GENERE (nel senso di format, ripetizione. Una serie di codici), LA SPECULARITÀ e LA VEDUTA..
Il Direttore e lo staff scientifico della GAM (Danilo Eccher, Riccardo Passoni, Virginia Bertone ed Elena Volpato), traendo spunto dai due testi prodotti per ogni galleria tematica, hanno scelto le opere e affrontato l’allestimento delle quattro sezioni. La sfida che si cerca di vincere, dopo aver raccolto ogni anno in un catalogo il lavoro fatto, sarà quella di poter avere a disposizione, tra cinque anni, un cofanetto di volumi che raccolga una variegata rilettura delle collezioni viste da prospettive completamente diverse tra loro.
Autore: Carlo Lo Cascio (a cura di)