TORINO. La civiltà del cotto. Terrecotte decorare l’architettura.

Palazzo Madama pensa il museo come una struttura viva, non cristallizzata, aperta al futuro. Lo studio delle collezioni, la ricerca di chiavi di interpretazione sempre diverse è alla base dei programmi che vengono ideati per Voltapagina e Museo in movimento: nuove opere e nuovi percorsi sono presentati al pubblico per proporre un altro punto di vista sul Palazzo, sul museo e sulla Città.
Nel mese di dicembre è stato inaugurato un nuovo allestimento dello spazio riservato alla terracotte al piano terra di Palazzo Madama. Le opere esposte provengono da edifici demoliti a fine ottocento a Torino e in Piemonte. Si tratta di una selezione di 40 opere che documentano lo sviluppo nei secoli di motivi decorativi e tecniche esecutive.
Il tema-guida della sala è La civiltà del cotto.
Nel corso del Quattrocento, accanto al tradizionale uso della pietra, si afferma, nell’architettura, l’uso della terracotta. Grazie alle caratteristiche della materia prima, economica e resistente, estremamente duttile e in grado di adattarsi ai cambiamenti imposti dal gusto, le fornaci piemontesi lavorarono a pieno ritmo fino alla fine del secolo.
I motivi decorativi sono simili a quelli usati nella scultura in pietra e dell’intaglio ligneo. Nel passaggio tra Tre e Quattrocento le mattonelle con la decorazione arcaica di tipo geometrico, diffuse su tutto il territorio piemontese, convivono con la nuova generazione dell’ornato vegetale (cardo, vite, ghiande, zucca), che propone immagini tratte dai ricettari e dagli erbari.
Nella seconda metà del XV secolo compaiono esempi di mattoni figurati con animali che si ispirano ai Bestiari medievali; sul finire del secolo la lavorazione della terracotta raggiunge la sua maturità con raffigurazioni di santi, puttini e personaggi fantastici.

Info:
PALAZZO MADAMA – MUSEO CIVICO D’ARTE ANTICA – Piazza Castello – 10122 Torino
fino al 31-12-2009 con orario: martedì-sabato 10-18; domenica: 10-20; chiuso il lunedì.

 

Autore: Carlo Lo Cascio