HASTA Edizioni, Asti 2005, pp. 104, € 13
La pubblicazione raccoglie due saggi, presentati da eminenti studiosi come Costanzo Preve e Francesco Bruni dell’Università di Venezia; una breve monografia e quattro recensioni. Queste ultime parzialmente pubblicate su “Filosofia” e “Materiali di Estetica”.
Al di fuori dei consueti schemi interpretativo, in questo libro, si pone in essere la categoria della “possibilità”. Della “libertà”, come facoltà che permette di scegliere tra diverse alternative; ecco, che l’approfondimento ermeneutico, divine allora, “il ponte”, il “medium” per il passaggio dalla “necessità” alla “possibilità”.
Si parla di una sorta di spiritualismo dei valori, una filosofia dal valore veritativo. Occorre una coscienza del tragico per ritrovare l’elemento che restituisce l’incanto in un mondo disincantato; e qui, in queste pagine, sia Nietzsche, sia Montano, sia Weininger, sia Marx, sia Wittgenstein, sia Foucault, sia Miller, “afferrano” questo “senso del mondo” che è esistente, seppur fuori di esso.
INDICE:
Introduzione a “Il ponte di Byfrost”, di Costanzo Preve;
“Il Ponte di Byfrost”. Per una rilettura di Freiedrich Nietzsche – saggio;
Premessa a “Il lavoro artistico di Rocco Montano”, di Francesco Bruni;
“Il lavoro artistico di Rocco Montano” – saggio;
Otto Weininger e la cultura europea tra Otto e Novecento – breve monografia;
Costanzo Preve, Marx inattuale – recensione;
Ludwig Wittgenstein, Della certezza e The Big Typescript – recensione;
Michel Foucault, Il Pensiero del fuori – recensione;
William I. Miller, Anatomia del disgusto – recensione.
Tiziana C. Carena (Torino, 1963), Laureata all’Università degli Studi di Torino, è giornalista pubblicista dal 1993 ed un perfezionamento in “Criminologia medico-legale”. Ha curato rubriche televisive e coordinato conferenze; ha organizzato rappresentazioni teatrali; ha coordinato seminari sulla spiritualità; ha tenuto corsi.
Pubblicazioni: “Onto-gnoseologia giobertiana”, saggio; “Delle antiche favole di G.V. Gravina; “Critica della Ragion poetica di Gian Vincenzo Gravi2. L’immaginazione, la fantasia, il delirio e la verosimiglianza”.
Ha collaborato alle riviste “Filosofia” e “Materiali di Estetica”.