Inaugurazione: Venerdì 22 giugno 2007 ore 18,00.
L’attuale chiostro settecentesco è sorto sulle strutture del precedente chiostro dell’ Abbazia benedettina di Fruttuaria e rappresenta l’elemento di cerniera di tutto il complesso religioso.
Il restauro che si presenterà venerdì 22 giugno rappresenta un nuova tappa, la terza, del lungo cammino di restauro e recupero della struttura settecentesca che agli albori del terzo millennio si presentava in condizioni di elevatissimo degrado.
Dopo il restauro delle coperture e delle facciate interne, con questo nuovo intervento interamente finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stata effettuata la canalizzazione delle acque piovane che da tutti i tetti dell’Abbazia, della Canonica e di parte dell’Istituto Salesiano confluiscono nel chiostro, è stata rimossa la pavimentazione in battuto di cemento ed è stata realizzata una nuova pavimentazione in lastre di pietra di Luserna.
La nuova pavimentazione sia nello spazio interno sia nell’anello porticato ha permesso il recupero di un ampio spazio, comodamente calpestabile e fruibile in futuro per manifestazioni di carattere culturale di altissimo livello.
E’ stata predisposta una rete elettrica di illuminazione che quando sarà attiva potrà illuminare sia gli spazi aperti che per gli spazi coperti.
Sono state restaurate le murature e gli intonaci di pareti e volte dei lati sud ovest e nord.
I lavori nel lato est hanno riservato insperate sorprese restituendo alla luce, sotto stati di intonaco e di muratura tracce significative delle diverse fasi di vita del complesso.
Il futuro restauro dei ritrovamenti del alto est potrà restituire alla vista la coppia di bifore con capitello e colonnina in muratura intonacata della fase romanica e comprendere come questa fase, annullata da un significativo intervento quattrocentesco, possa legarsi con le possenti colonne di quella che si ipotizza essere stata la sala capitolare del complesso abbaziale.
Oltre alla coppia di bifore romaniche è stato rinvenuta un’arcata con formelle in cotto e superficie decorata da rare figure antropomorfe stilizzate tra racemi vegetali, trasformati in elementi geometrici della fase quattrocentesca.
Si auspica che prossimi finanziamenti possano consentire la prosecuzione dei lavori, il completamento dell’impianto di illuminazione e il recupero del secondo ordine con la creazione di uno spazio per mostre.
Info:
Proprietà : Demanio dello Stato – Istituto Salesiano
Finanziamenti: Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Progetto e Direzione Lavori: Giuse Scalva – Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio del Piemonte
Impresa: Bona 1858 – Vercelli.