La mostra “Sabbioneta Contemporanea. Grandi artisti dalle Ceramiche San Giorgio – Albisola 1958- 2014”, ospitata presso i prestigiosi sotterranei di Palazzo Ducale a Sabbioneta, pone l’accento su un concetto estremamente attuale: la bellezza nel campo della ceramica. A partire dal Novecento, il modo di intendere e percepire l’arte si è evoluto: l’approccio, il dialogo interiore e le emozioni che scaturiscono dalla visione di un’opera d’arte sono totalmente cambiate.
In questa collettiva numerosi protagonisti dell’arte contemporanea hanno interpretato l’argilla creando lavori che appartengono a diversi movimenti: dal Surrealismo allo Spazialismo, dal Figurativo all’Informale, dal Gestuale al variamente Espressionista solo per citarne alcuni.
Anche importante è conoscere il luogo dove queste opere hanno preso forma: le Ceramiche San Giorgio di Albisola Marina che hanno aperto i battenti nel 1958 grazie alla volontà di due amici: l’artista Eliseo Salino e il torniante Giovanni Poggi che hanno saputo far collimare tradizione e innovazione affiancando la classica decorazione savonese, meglio conosciuta come bianco e blu, ai mutamenti sperimentali introdotti dai numerosi artisti che si sono cimentati con la ceramica a Albisola.
Ancora oggi importanti interpreti dell’arte di avanguardia sono accolti da Giovanni Poggi, ora unico titolare della San Giorgio, dal figlio Matteo, che dal padre ha ereditato l’abilità di tornire. Le doti umane e artistiche di Poggi hanno creato interno a lui un vero e proprio cenacolo infatti, a un vitale susseguirsi di pittori che continuano a lavorare alla San Giorgio, si affiancano giovani talenti che in questo laboratorio continuano a trovare sempre nuove ispirazioni.
Tra i primi ad approdare nello storico atelier albisolese vi è Asger Jorn (Vejrum 1914 – Aarhus 1973) di cui quest’anno si celebra il centenario della nascita. Nel 1959 Jorn riceve l’incarico dal Ministero della Cultura danese di realizzare un’opera di notevoli dimensioni da collocare su una parete dello Staatgymnasium di Aarhus, importante centro dello Jutland. Il progetto originario prevedeva un affresco ma si ritiene poi opportuno realizzare una ceramica in rilievo. Un progetto ambizioso e complicato sotto tutti i punti di vista. Poi arrivò Wifredo Lam che porterà ad Albisola il Surrealismo.
Il dramma della guerra e della resistenza si rispecchiano in modo significativo nelle opere dello scultore Agenore Fabbri che giunge a San Giorgio nel 1958 trovandovi l’ambiente ideale per dare sfogo alla sua creatività.
Per non parlare di Lucio Fontana che nel 1958 giunge nella manifattura portando significative novità sperimentali, con il suo tipico linguaggio pittorico caratterizzato dai famosi tagli e buchi.
Molti sono gli artisti che si sono avvicendati da Giovanni Poggi, da Gianni Dova, Pietro Consacra con le sue misteriose architetture ai “piatti barocchi” di Milena Milani.
Negli ultimi anni i confini della storica manifattura si sono ulteriormente allargati con l’arrivo di un gruppo di pittori tedeschi: si tratta di Franz Hitzler le cui opere sono pervase dalla forza dirompente delle sue immagini, di Ernst Heckelmann che fa degli elementi paesaggistici i tratti distintivi del suo linguaggio pittorico e di Peter Casagrande i cui getti di colore invadono lo sguardo di chi li osserva.
E’ impossibile ricostruire l’intera vicenda di questa fornace nella quale hanno operato numerosissimi pittori e scultori , ma in questa rilevante collettiva di Sabbioneta che abbraccia tutto il periodo dal 1958 ad oggi – sono esposte più di centoquaranta opere in ceramica e i più significativi lavori degli artisti di fama internazionale che hanno lavorato alla San Giorgio.
Info:
Palazzo Ducale, Sabbioneta (Mn), fino al 29 giugno 2014.
Orario: 9,30-13,00 e 14,30-18,30; chiuso il lunedì non festivo. Ingresso € 5,00
tel. 037552599 – http://www.comune.sabbioneta.mn.it