Nella primavera del 2007 verrà ufficialmente inaugurata l’Aula Gotica del monastero agostiniano femminile presso la chiesa dei Ss. Quattro Coronati. Si tratta di due vaste aule duecentesche, coperte con volta a crociera, dove, dal 1997 ad oggi, è stato pazientemente riscoperto e portato in luce il più importante ciclo di affreschi medievali dedicati a un tema profano in Italia: trecentocinquanta metri quadrati di dipinti murali databili entro la metà del Duecento, di cui nessuno sapeva l’esistenza e che consentiranno di riscrivere parte della storia dell’arte medievale italiana (cfr. n. 183, dic. ’99, p. 33).
Il 9 dicembre scorso i risultati di questo entusiasmante lavoro sono stati presentati nel monastero dei Ss. Quattro in un volume dell’autrice della scoperta, Andreina Draghi, edito da Skira e sponsorizzato da banca Dexia Crediop (disponibile in libreria in primavera).
Andando con ordine: nel 1997 la Draghi, in forze presso la Soprintendenza per i Beni architettonici di Roma, comincia a eseguire, assieme alla restauratrice Francesca Matera, dei sondaggi sulle murature imbiancate di due grandi ambienti coperti a volta nel monastero agostiniano femminile di clausura dei Ss. Quattro Coronati, straordinario monumento del Duecento a un passo dal Colosseo.
Le monache, ignare, usavano l’Aula Gotica come stireria. Immediatamente i tasselli di pulitura danno risultati eccezionali: in ogni angolo emergono affreschi meravigliosi e in ottimo stato di conservazione.
Era l’inizio di quella che si sarebbe rivelata una delle scoperte d’arte più sensazionali di tutti i tempi in quanto la pittura medievale romana è quasi del tutto scomparsa.
L’articolo integrale è disponibile nell’edizione stampata de
Il Giornale dell’Arte
Autore: Tommaso Strinati
Fonte:Il Giornale dell’Arte on line