ROMA. Entro l’anno a piedi sotto al Vaticano.

Nella galleria negozi e caffè. Al via i lavori per sondare la consistenza del terreno.
C’è già chi lo definisce il «Rockfeller Center» della Capitale: un sottopasso di circa 200 metri metterà in collegamento piazza Risorgimento con l’ingresso dei Musei Vaticani, che contano centinaia di visitatori al giorno, spesso costretti a lunghe ore di attesa all’aperto.
L’opera, che verrà realizzata in project financing, è oggetto di confronto con le autorità vaticane. Sarà infatti la prima struttura che collegherà direttamente e nel sottosuolo due Stati stranieri.
I tempi per la realizzazione prevedono tre anni di lavori, mentre entro dicembre si concluderà lutto l’iter per l’indizione del bando di gara internazionale.
L’assessore ai Lavori Pubblici, Giancarlo D’Alessandro: «Nella galleria ci saranno punti di informazione turistica, un ristorante, un bar e negozi».

18000 visitatori al giorno per i Musei Vaticani, che ignari di caldo o freddo, di sole o pioggia, sopportano ore di fila lungo le mura che costeggiano piazza Risorgimento.Ancora per poco, però.
Il grandeprogetto per la realizzazione di un sottopasso, già annunciato dal sindaco Veltroni in aprile, sta prendendo forma grazie all’andamento positivo dei sondaggi preliminari in corso, ed entro dicembre arriverà all’esame definitivo del Consiglio comunale e dunque all’indizione del bando di gara internazionale per la pro-
gettazione definitiva. I contatti con il Vaticano, infatti, sembrano non creare particolari ostacoli all’esecuzione del progetto, che verrà realizzato in tre anni.
Una galleria, o meglio una specie di «Rockfeller center» nel cuore della Roma cattolica, allieterà turisti e non solo nelle lunghe ore di attesa per l’accesso ai Musei più famosi del mondo.
Duecento metri di lunghezza, otto di larghezza che da piazza Risorgimento offriranno servizi come punti di informazione turistica, toilette, punti ristoro e, perché no, qualche negozio per lo shopping. «Si prevede una specie di agorà centrale – spiega l’assessore capitolino ai Lavori pubblici, Giancarlo D’Alessandro, che è anche responsabile dei project financing della Capitale –
addirittura, nella prima versione del progetto era prevista anche una piccola struttura alberghiera, con affaccio proprio su questa piazzetta sotterranea, posta a circa sei metri e mezzo di profondità. Per la progettazione definitiva, comunque dobbiamo aspettare l’esito dei sondaggi, così come per stabilire il costo preciso dell’opera, per la quale ci aspettiamo una collaborazione anche da parte del Ministero degli Esteri e del Vaticano. Non dobbiamo infatti dimenticare – precisa l’assessore – che si tratta di un’opera che attraversa due Stati, quello italiano e, appunto, quello Vaticano». La galleria sotterranea che collegherà direttamente i Musei Vaticani, oltre a prevedere un ingresso a ridosso della futura stazione della Linea C della metropolitana a via di Porta Angelica, avrà una porta di accesso di grande pregio: un’opera che progetterà e realizzerà un artista di fama internazionale ma sul nome del quale vige ancora il riserbo assoluto.
Al progetto sta collaborando anche il XVII Municipio e la presidente Antonella De Giusti assicura: «Ci saranno anche servizi per i residenti. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di, realizzare una grande opera, in un punto meraviglioso della nostra città, che sia fruibile anche per i cittadini e non abbia dunque delle finalità squisitamente turistiche».

Autore: Susanna Novelli

Fonte:Il Tempo