E’ dal 1927 che non viene dedicata una mostra personale a Vincenzo Cabianca , una lacuna che grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze viene finalmente colmata. Dal 6 aprile fino al 14 ottobre, prima ad Orvieto e a seguire a Firenze, sarà dedicata a questo artista da sempre considerato uno degli artefici della rivoluzione dei macchiaioli toscani, una ampia retrospettiva di oltre ottanta opere. La mostra, a cura di Francesca Dini coadiuvata da un prestigioso comitato scientifico, ricostruirà il percorso formativo e pittorico di Cabianca, con ricchezza di dipinti anche inediti, a cui si aggiungeranno una ventina di opere di altri artisti macchiaioli tra i quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Cristiano Banti, Nino Costa, offrendo cosi’ l’opportunità di conoscere l’esperienza di un singolo artista e le sue scelte estetiche attraverso la vicenda dei Macchiaioli come movimento artistico di gruppo.
Si potranno ammirare dipinti noti quali -Novellieri fiorentini- o inediti come -Vendemmia in Toscana- del 1854, opere degli anni delle audaci sperimentazioni della -macchia- che Cabianca condusse con Banti e Signorini in Liguria e nella campagna toscana di Montemurlo tra il 1859 e il 1862, sperimentazioni che culminarono nel celebre capolavoro -Il mattino- e nei -Marmi a Carrara Marina- non piu’ visto da quasi un secolo. Gli anni aurei della -macchia-, risultanza del momento centrale del sodalizio con gli amici macchiaioli nella campagna fiorentina di Piagentina e nei paesaggi marini di Castiglioncello e della Versilia, sono testimoniati da capolavori noti quali -Spiaggia a Viareggio- e -Un bagno fra gli scogli-. Lo splendido -Ritorno dai campi- del 1862, non piu’ esposto da decenni, e’ il dipinto attorno al quale ruoteranno scorci di campagna toscana, inediti o non piu’ visti da tempo.
Cabianca, dopo il suo trasferimento a Roma avvenuto nel 1870, effettuerà diversi viaggi nella campagna romana, a Ischia, in Liguria, a Venezia e a Castiglioncello. E’ un continuo peregrinare alla ricerca degli effetti di luce che egli poi renderà con straordinario vigore nelle sue tele. E’ il momento di -Strada a Palestrina-, -Nettuno-, opere che si relazionano con i contemporanei dipinti di Signorini -Strada ad Arcola- e Costa. Gradatamente la sua ispirazione malinconica si arricchisce di motivi spiritualistici, in consonanza con il clima generale degli ultimi due decenni del secolo: ne nasce uno splendido capolavoro quale -Nevi romane-.
La mostra chiuderà con opere che rappresentano due temi fondamentali della produzione di Cabianca: la poesia dei chiostri e Venezia, opere che evidenziano l’evolversi del percorso dell’artista verso espressioni pittoriche pienamente novecentesche. La mostra e’ posta sotto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Firenze e Comune di Orvieto ed e’ promossa e realizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
Si svolgerà dal 6 aprile al 1° luglio 2007 ad Orvieto presso Palazzo Coelli, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e dal 12 luglio al 14 ottobre 2007 a Firenze presso la Villa Bardini, recentemente restaurata dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze attraverso la Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, inaugurando cosi’ un nuovo spazio di eventi e mostre temporanee per la città. Grazie all’importante apporto che perviene dagli eredi dell’artista, depositari di un ampio carteggio e di un insieme considerevole di opere, il catalogo, edito da Polistampa, sarà ricco di apparati e di documentazione in larga parte inediti.
Info:
dal 5/4/07 al 1/7/07
Orvieto (TR), Palazzo Coelli, Piazza Febei, 3; tel 0763 393835
Orario: 10-13/14-19
Ingresso: intero – 5, ridotto – 3
Fonte:Undo.net