Mosca, Accademia dell’Arte Russa, dal 23 novembre 2006 al 13 febbraio 2007.
L’Italia è stata, nel XX secolo, uno dei Paesi che più hanno offerto contributi all’evoluzione dell’arte occidentale. Soprattutto nel secondo cinquantennio, con personalità rilevanti sia in ambito pittorico che scultoreo che incisorio. La sorte ha voluto che una delle regioni meno estese e meno popolate della penisola, le Marche, (10mila metri quadrati con un milione e 500mila abitanti) si sia distinta, per quantità e qualità, con Maestri che hanno messo a disposizione della ricerca artistica internazionale i loro eccezionali talenti creativi.
Da qui la rassegna “L’Arte italiana del XX secolo attraverso i grandi marchigiani”, che si inaugurerà il 23 novembre 2006 presso l’Accademia dell’Arte Russa di Mosca e che rimarrà allestita fino al 13 febbraio: uno spaccato significativo dell’arte italiana dell’intero Novecento costituito da novantasette opere (tra dipinti, sculture e incisioni) di trentacinque grandi artisti tutti accomunati dall’essere marchigiani d’origini o d’adozione.
Da Adolfo De Carolis, agli inizi del Novecento, passando per i grandi nomi dell’arte della Penisola e internazionale, a Osvaldo Licini, Scipione, Pericle Fazzini, Edgardo Mannucci, Orfeo Tamburi, Corrado Cagli, Ivo Pannaggi, Sante Monachesi, Gino De Dominicis, fino a giungere, a cavallo del XXI secolo, ad Arnaldo Pomodoro, Giuseppe Uncini, Walter Valentini, Bruno d’Arcevia, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Valeriano Trubbiani, Enzo Cucchi, solo per citarne alcuni. Per un’esposizione ideata e curata dal critico d’arte Armando Ginesi, insigne studioso delle Avanguardie storiche, promossa dalla Regione Marche con la collaborazione del Comune di Ancona e dell’Associazione Marche Russia di Osimo (An), una delle più interessanti e dinamiche strutture italiane che operano a vantaggio del consolidarsi dei rapporti tra l’Italia e la Federazione Russa.
«Nel Novecento le Marche hanno offerto, all’evoluzione dell’arte italiana (ed in diversi casi anche di quella europea ed internazionale), un grande contributo attraverso personalità di rilievo; – afferma il professor Ginesi – al punto che la produzione di coloro che in questa terra sono nati e vi hanno operato, oppure di quelli che ne sono espatriati o, infine, di quanti l’hanno scelta come loro topòs ideale, costituisce uno spaccato largamente rappresentativo di tutta l’articolata avventura espressiva italiana nel corso di cento anni». Le Marche sono state uno specchio nel quale l’evoluzione nazionale si è fedelmente riflessa.
Forse anche perché, come ha scritto negli Anni Cinquanta Guido Piovene nel suo “Viaggio in Italia”: «L’Italia, nel suo insieme, è una specie di prisma nel quale sembrano riflessi tutti i paesaggi della terra, facendo atto di presenza in proporzioni moderate ed armonizzandosi l’un l’altro. L’Italia con i suoi paesaggi è un distillato del mondo, Le Marche dell’Italia».
L’esposizione sarà riproposta nella primavera del 2007 nel capoluogo marchigiano, ad Ancona.
I 35 artisti partecipanti alla mostra sono: Attilio Alfieri, Anselmo Bucci, Luigi Bartolini, Ubaldo Bartolini, Scipione, Corrado Cagli, Arnoldo Ciarrocchi, Alfio Castelli, Enzo Cucchi, Bruno D’Arcevia, Adolfo de Carolis, Gino De Dominicis, Pericle Fazzini, Franco Giuli, Floriano Ippoliti, Osvaldo Licini, Fulvio Ligi, Edgardo Mannucci, Gino Marotta, Eliseo Mattiacci, Sante Monachesi, Ivo Pannaggi, Umberto Peschi, Arnaldo Pomodoro, Giò Pomodoro, Quirino Ruggeri, Mario Sasso, Loreno Sguanci, Orfeo Tamburi, Mario Tozzi, Valeriano Trubbiani, Giuseppe Uncini, Nanni Valentini, Walter Valentini, Giuliano Vangi.
Info:
Segreteria Organizzativa A.M.R. (Associazione Marche Russia) – Osimo – tel. 071.7211315.
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