In occasione del 150° anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, Palazzo Reale di Milano ospita fino al 29 gennaio 2017 un’importante mostra: Hokusai, Hiroshige, Utamaro.
Gli uomini e gli animali, gli umili testimoni dell’esistenza quotidiana, la leggenda e la storia, le solennità mondane e i mestieri, tutti i paesaggi, il mare, la montagna, la foresta, il temporale, le tiepide piogge delle primavere solitarie, l’alacre vento agli angoli delle strade, la tramontana sull’aperta campagna, i volti delicati delle donne.
Tutto questo, più il mondo dei sogni e il mondo del meraviglioso, sono i soggetti prediletti dei tre artisti per eccellenza del ‘Mondo Fluttuante (l’ukiyoe): Hokusai, Hiroshige e Utamaro. Attraverso 200 silografie policrome e libri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione del Honolulu Museum of Art, la mostra propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei tre maestri, che ancora oggi, come nei secoli precedenti, hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa, contrapponendo all’etica del samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il divertimento in ogni sua forma.
L’esposizione – promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e MondoMostre Skira – è curata dalla professoressa Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’Arte dell’Asia Orientale dell’Università degli Studi di Milano.
L’esposizione si inserisce all’interno delle celebrazioni del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, avviate con la stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio firmato tra i due Paesi il 25 agosto 1866.
“In occasione dell’anniversario dei 150 anni dalla firma del primo Trattato di Amicizia e di Commercio tra il Giappone e l’Italia, siamo particolarmente felici di poter rappresentare nelle sale di Palazzo Reale la visione del mondo giapponese attraverso l’immaginario raffinato di tre delle più importanti personalità della sua storia artistica – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno – In scena una fantasia e una tecnica che hanno saputo affascinare, influenzandoli, molti artisti europei di fine Ottocento, da Monet a Puccini, travalicando l’ambito figurativo pittorico in cui si muovevano”.
L’auspicio è ben chiarito dall’Ambasciatore Umemoto Kazuyoshi: “Attraverso iniziative di interscambio che spazieranno negli ambiti più diversi – quali politica, economia, cultura, scienza e tecnologia, turismo e istruzione – la reciproca comprensione tra i due Paesi e tra le rispettive cittadinanze possa andare incontro ad un ulteriore progresso, e che questa sia l’occasione per il dischiudersi di nuove prospettive per le relazioni bilaterali. Le relazioni tra due Paesi in ultima analisi non sono che rapporti tra esseri umani”. La mostra si inserisce all’interno di un calendario di eventi che avranno luogo in Italia lungo tutto l’arco dell’anno 2016 per celebrare il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Autore: Sara Riboldi
Fonte: www.quotidianoarte.it, 10 ott 2016