E’ in ottime condizioni ambientali e di conservazione a Matera il ciclo pittorico della chiesa rupestre del Peccato Originale e nota come ”La Cappella Sistina del Rupestre”, che riaprira’ domani dopo il primo intervenuto manutentivo, a cinque anni dall’intervento di restauro che ha consentito di applicare tecniche scientifiche di studio e di recupero.
Lo hanno annunciato il presidente della Fondazione Zetema, Raffaello De Ruggieri, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato le restauratrici della societa’ Conservazioni Beni culturali, Doretta Mazzeschi e Rosanna Coppola, il direttore dei lavori, Sante Lomurno, e la Soprintendente per i Beni Artistici e storici della Basilicata, Marta Ragozzino.
Gli interventi manutentivi hanno consentito di monitorare le condizioni ambientali e rimuovere ”fattori di degrado di attacco microbiologico e salino”, che avrebbero potuto alterare i pigmenti del ciclo pittorico, che ispiro’ tra il secoli ottavo e nono il ”Pittore dei Fiori” sui temi della Genesi. La manutenzione e’ cominciata il 19 luglio ed e’ stata possibile grazie a un contributo di 22 mila euro della Fondazione Cariplo che sta consentendo allo stesso tempo il recupero delle chiese rupestri di Santa Lucia e Santa Margherita a Melfi.
De Ruggieri, inoltre, ha annunciato l’attivazione di un monitoraggio periodico dei luoghi, il recupero della strada di accesso e in prospettiva dell’antico cenobio prossimo alla sottostante gravina. Ragozzino ha riferito che l’Ente di tutela sta lavorando a un progetto per il monitoraggio dei siti rupestri, auspicando l’apporto di altri enti, di privati e di risorse del gioco del Lotto.
Autore: Renzo De Simone
Fonte:MiBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali