LA STRADA PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO

Già nelle fasi progettuali e realizzative delle opere di carattere strutturale che avrebbero inciso profondamente in tanti aspetti della vita del territorio della Val di Susa, gli amministratori e i tecnici di Sitaf si impegnarono a valorizzare i giacimenti archeologici che nel corso dei lavori erano venuti alla luce, garantendo allo stesso tempo la conservazione e la sistemazione dei reperti ritrovati.

Il connubio impresa e cultura è così diventato, in tanti anni di attività, uno dei settori in cui la valorizzazione di quanto era stato scoperto si aggiungeva ai numerosi beni artistici e culturali di una valle ricchissima di un patrimonio non sufficientemente conosciuto. Seguendo tale ottica di recupero e tutela Sitaf si assunse l’onere di commissionare allo Studio Viano, in accordo con la Regione Piemonte, una prima completa indagine dei beni culturali esistenti. Ma numerose sono le iniziative che testimoniano di un significativo impegno culturale: esse spaziano dal sostegno alle attività autogestite dalle Comunità interessate alla promozione delle nuove strutture funzionali, come il Museo Archeologico, all’organizzazione di manifestazioni e progetti culturali. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le manifestazioni che comprendono l’organizzazione di una serie di eventi espositivi (Mostra dei trasporti attraverso le Alpi), convegni (come quello di Susa sull’archeologia), fino al restauro del monumento al Frejus di piazza Statuto a Torino.

Nel vasto panorama delle opportunità culturali si deve segnalare il “Premio-Concorso per una Autostrada più bella” che intende raccogliere una nutrita serie di progetti certamente utili per la riambientazione paesaggistica della grande infrastruttura di comunicazione. A completamento di questo impegno, una serie importante di volumi dedicati ai problemi culturali intende non solo diffondere i risultati della complessa politica portata avanti dalla Società Autostradale, ma anche contribuire in misura determinante all’affermazione dei valori artistici, culturali e ambientali della Valle di Susa e delle tradizioni storiche del territorio. Alla consapevolezza della propria identità storica si lega anche la cultura del paesaggio, che è stata incentivata con perseveranza, perché occuparsi di questi problemi significa innanzi tutto riconoscerli come tali, padroneggiarli con impegni culturali adeguati, inserirli in processi tecnicamente ed economicamente sostenibili, sapendo che se l’affrontarli in sede di realizzazione iniziale è relativamente semplice, risolverli a posteriori è impresa assai ardua. In questi ultimi anni Sitaf ha inoltre implementato numerosi progetti per migliorare i rapporti con gli Enti locali e con la popolazione valsusina e inserirsi armonicamente nel generale coinvolgimento del territorio in prospettiva delle prossime Olimpiadi Invernali del 2006. La Società ha intensificato i suoi interventi attraverso una serie di iniziative tra cui merita ricordarne alcune tra le più importanti: il Premio – Concorso “la valle più bella” e l’apertura di una sede distaccata a Susa della Facoltà di Agraria della Università di Torino per la preparazione di una laurea triennale in “Difesa del suolo e manutenzione idraulico-forestale”. Tale corso di studi dovrebbe essere finalizzato alla salvaguardia delle risorse primarie (acqua e suolo) tramite la corretta gestione di quelle rinnovabili, nonché dovrebbe portare alla creazione di una professionalità specificamente adeguata per l’intera Valle di Susa e per la protezione ambientale civile. Da notare infine la stretta collaborazione e le sinergie create dalla Società con gli Enti pubblici, come ad esempio le Amministrazioni regionali e provinciali, le due Comunità Alta e Bassa valle di Susa e tutti i Comuni della valle.

Autore: a cura della Sitaf Spa – www.sitaf.it

Fonte:(da ImpresaCultura – periodico bimestrale di Confindustria, luglio-agosto 2002)