FIRENZE. OLTREMARE. Mano dell’acqua.

Le suggestioni dell’arte contemporanea e il fascino delle testimonianze antiche, greche, etrusche e romane, si fondono ancora una volta nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze (Salone del Nicchio, fino al 15 feb 2013) in una personale del Maestro Angelo Garoglio, che ha interpretato alcuni importanti reperti con artistiche riproduzioni fotografiche in bianco e nero, giustapposte secondo un progetto che segue un suo personale e peculiare fil rouge nel rapporto tra la forma della mano e l’acqua come elemento vitale, del divenire, della trasformazione.
Articolate su un gioco di linee e simmetrie, che in qualche caso riprende profondi simbolismi escatologici (come ad esempio l’esagono, simbolo dell’immortalità dell’anima per le religioni classiche, che diventerà poi l’acqua viva della rinascita nel Cristianesimo), le immagini del Maestro Garoglio fanno da contrappunto ai reperti esposti, in un suggestivo allestimento progettato dal Maestro stesso.

ANGELO GAROGLIO, nato a Milano nel 1951, vive e lavora a Torino.
Espone dal 1979 in spazi pubblici e privati in Italia, Francia, Germania, Irlanda, Liechtenstein e Svizzera.
Ha collaborato con il poeta francese Yves Bonnefoy al volume Neuf Pierres, presentato a Parigi nel 2003.
In anni recenti ha tenuto mostre personali a Zurigo (2005), Milano (2008), Torino (2008 e 2011), nel Triskle Arts Centre di Cork, in Irlanda, e ora nel Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Nell’Immagine: Coppa ateniese a fondo bianco, dipinta dal Pittore di Lyandros intorno al 460 circa a. C.: Afrodite in trono, tra Eroti che la incoronano.
Firenze, Museo Archeologico Nazionale (da Marciano della Chiana, Arezzo).

Info:
Sopr. Arch. della Toscana, fino al 15 feb 2013
mario.iozzo@beniculturali.it – tel: +39-055-2357704