FIRENZE. Cabianca e la civilta’ dei Macchiaioli.

Si e’ riaperta la Villa Bardini, situata all’interno del centenario Giardino Bardini, recentemente restaurata e restituita al suo antico splendore grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. La Villa, dopo quasi mezzo secolo di abbandono, dal 12 luglio inaugura la sua attività espositiva ospitando la mostra di Vincenzo Cabianca, pittore veronese da sempre considerato uno degli artefici della rivoluzione dei macchiaioli toscani.

La mostra fiorentina, che comprende un centinaio di opere di Cabianca a cui si affiancheranno circa 25 opere di altri artisti macchiaioli tra i quali Telemaco Signorini, Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Cristiano Banti, Nino Costa, si arricchirà di altre importanti opere dell’artista rispetto alla prima tappa orvietana che chiuderà il 1° luglio, quali la grande tela dei I novellieri fiorentini di Palazzo Pitti, la Scena medievale e Le monachine in riva al mare entrambe provenienti dalla Galleria Civica d’arte Moderna di Milano, le bellissime tele Al sole e L’acquaiola da collezioni private e di altri maestri macchiaioli come il dipinto Giovani pescatori di Telemaco Signorini, e Riunione di contadine di Cristiano Banti.

La mostra e’ promossa e prodotta dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto, ed e’ posta sotto il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Comune di Firenze, Assessorato alla Cultura. La curatela della mostra e’ affidata a Francesca Dini che, coadiuvata da un importante comitato scientifico, ricostruisce il percorso formativo e pittorico di Cabianca, con ricchezza di dipinti anche inediti, offrendo cosi’ al visitatore l’opportunità di conoscere l’esperienza di un singolo artista e le sue scelte estetiche attraverso la vicenda dei Macchiaioli come movimento artistico di gruppo.

Si potranno ammirare dipinti noti come l’Abbandonata o inediti come Vendemmia in Toscana, testimonianze degli anni delle audaci sperimentazioni della -macchia- che Cabianca condusse con Banti e Signorini in Liguria e nella campagna toscana di Montemurlo tra il 1859 e il 1862, sperimentazioni che culminarono nel celebre capolavoro Il mattino e nei Marmi a Carrara Marina non piu’ visto da quasi un secolo. Gli anni aurei della -macchia-, risultanza del momento centrale del sodalizio con gli amici macchiaioli nella campagna fiorentina di Piagentina e nei paesaggi marini di Castiglioncello e della Versilia, sono testimoniati da capolavori noti quali Spiaggia a Viareggio e Un bagno fra gli scogli.

Lo splendido Ritorno dai campi del 1862, non piu’ esposto da decenni, e’ il dipinto attorno al quale ruotano scorci di campagna toscana, inediti o non piu’ visti da tempo. Cabianca, dopo il suo trasferimento a Roma avvenuto nel 1870, effettuerà diversi viaggi nella campagna romana, a Ischia, in Liguria, a Venezia e a Castiglioncello. E’ un continuo peregrinare alla ricerca degli effetti di luce che egli poi renderà con straordinario vigore nelle sue tele.

E’ il momento di Strada a Palestrina, Nettuno. Gradatamente la sua ispirazione malinconica si arricchisce di motivi spiritualistici, in consonanza con il clima generale degli ultimi due decenni del secolo: ne nasce uno splendido capolavoro quale Nevi romane. La mostra si chiude con opere che rappresentano due temi fondamentali della produzione di Cabianca: la poesia dei chiostri e Venezia, opere che evidenziano
l’evolversi del percorso dell’artista verso espressioni pittoriche pienamente
novecentesche.

A Vincenzo Cabianca, sebbene sempre ben rappresentato nell’ambito di mostre collettive dedicate ai Macchiaioli, e’ dal 1927 che non era stata dedicata una mostra monografica, una grave lacuna per gli studi che grazie all’Ente Cassa di Risparmio di Firenze e alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto e’ stata finalmente colmata. A questa prima considerazione di carattere scientifico che permette di ammirare dipinti inediti ed altri che non si vedono da moltissimi anni, si aggiunge un altro importantissimo traguardo che questa mostra si e’ posta: la realizzazione di una pubblicazione con importanti aggiornamenti per gli studi sul pittore , un catalogo ricco di apparati e di documentazione che perviene dagli eredi, depositari di un ampio carteggio in larga parte anche questo inedito. Il catalogo, edito da Pagliai/Polistampa, e’ ricco di apparati e di documentazione in larga parte inediti.

Info:
Villa Bardini  – Costa San Giorgio, 4 – Firenze, fino al 14/10/2007;
Orario: luglio e agosto orario 8.15-19.30; Settembre e ottobre orario 8.15-18.30; Chiusura: primo e ultimo lunedi’ del mese. Ingresso libero.

Fonte:Undo.net