DECRETO SALVA DEFICIT

Silvio Berlusconi ha risposto ai primi di luglio alla lettera del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi il quale, contestualmente alla promulgazione della legge di conversione del decreto " salva-deficit" (cfr. lo scorso numero, p. 1) che prevede l’alienabilità di beni di proprietà dello Stato, ribadiva come " i beni pubblici, in primo luogo quelli culturali e ambientali, costituiscono identità e patrimonio comune di tutto il Paese" , sollecitando " un intervento correttivo in via normativa" per evitare l’alienazione di beni culturali.
Nella missiva il Premier conferma a Ciampi " l’impegno del Governo affinchè la Patrimonio dello Stato spa operi nel pieno rispetto delle caratteristiche giuridiche, dei vincoli legali e sostanziali, nonché dell’intero sistema di tutele esistente sui beni pubblici" e che " anche il ruolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali rimane integro e intangibile" . Peraltro, scrive Berlusconi, non sono necessari gli ulteriori interventi normativi sollecitati da Ciampi, poiché " il trasferimento dei beni alla Partimonio dello Stato spa non inciderà in alcun modo sui vincoli esistenti" , come spiegato in un allegato tecnico. Sarebbe così assicurata " la pienezza della tutela dei Beni culturali ed ambientali della Nazione" . Naturalmente il Ministro dell’Economia Tremonti è sulla stessa posizione. " Del resto, continua la lettera, non appena la Patrimonio dello Stato spa diventerà operativa, sarà il Cipe che dovrà adottare la direttiva nella quale tali principi saranno recepiti, unitamente agli indirizzi del Ministro per i Beni e le Attività culturali e del Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio" . Il tutto, in piena armonia con il " Programma del Governo" , per cui la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione avrebbe la " massima importanza" .

Nessun commento ufficiale dal Quirinale, ma fonti della Presidenza della Repubblica hanno fatto sapere che Ciampi ha espresso " piena soddisfazione" .

L’opposizione ha preparato una serie di proposte di legge " salvamonumenti" , come il pacchetto di dieci proposte presentate dai Ds alla Camera tra cui la disciplina delle alienazioni di beni immobili del demanio storico-artistico e paesaggistico (proposta di legge n. 2878), che prevede tre diverse categorie di beni: quelli del tutto inalienabili, quelli alienabili ma solo a condizione della presentazione da parte del privato acquirente di un piano di valorizzazione, restauro e restituzione al godimento pubblico e, infine, quelli alienabili.
O come il disegno di legge presentato al Senato (A.S. 1506), primi firmatari gli onorevoli Del Turco (Sdi) e Giaretta (Margherita), che modifica il comma 10 dell’art. 7 della legge 112/2002 (per l’appunto il decreto " salva-deficit" ), trasformando in norma quanto raccomandato dal famoso Ordine del giorno. Avrebbe dovuto essere votato il 18 luglio, ma non è stato raggiunto il numero legale.

Autore: B.F.

Fonte:Il Giornale dell’Arte