E’ giunto alla terza edizione il Salone dei Beni artistici e culturali di scena a Torino nella sede del Lingotto dal 17 al 21 novembre. Organizzata dalla società Iniziative di Roma e promossa dal Ministero per i Beni e le Attività culturali, dal Ministero degli Affari Esteri, dalla Città e Provincia di Torino in collaborazione con diversi enti e industrie, l’iniziativa si è proposta sin dal suo primo anno di vita come occasione di incontro e di confronto tra pubblico e privato, tra le istituzioni e le imprese per migliorare la gestione del patrimonio artistico culturale italiano e valorizzare una nuova rete di itinerari turistici diversa da quella già consolidata e già troppo affollata. L’attuale salone è diviso in 12 sezioni e tra convegni e incontri con personalità della cultura, mostre d’arte moderna e contemporanea, televisione, cinema, scienza e cultura materiale e laboratori didattici per i giovani, propone un calendario fitto di appuntamenti. Tra i convegni si segnala il 17 e 18 novembre “Beni culturali e Sviluppo del territorio” al quale sono stati invitati rappresentanti del Ministero per i Beni e le attività culturali di Regioni, Province e Comuni, soprintendenti, dirigenti di associazioni di tutela del patrimonio e dell’ambiente, e il 20 novembre, “Regioni, Beni culturali e sviluppo economico” nel quale interverranno Cesare Annibaldi, presidente di Palazzo Grassi e del Castello di Rivoli, Marialina Marcucci, vice presidente della Regione Toscana, Alberto Vanelli, direttore dei Beni culturali della Regione Piemonte, Massimo Zucconi, Presidente dei Parchi di Val di Cornia e l’imprenditore Enrico Mapelli. Due le mostre allestite in occasione del Salone: quella sul restauro della reggia sabauda della Venaria Reale e quella dedicata a ” L’ombra della sera” , poetico nome dato da D’Annunzio ad una piccola scultura bronzea del III secolo a.C. proveniente dalla collezione di tesori etruschi del Museo Guarnacci di Volterra.Anche il Salone dei Beni e delle attività culturali di Venezia, in programma al Centro culturale Zitelle della Giudecca dal 2 a 15 dicembre (inaugurazione il 1° dicembre alle 16) è al suo terzo anno di vita. Mentre resta confermata la sede della passata edizione in attesa che venga reso agibile uno spazio fieristico permanente nell’ambito dell’Arsenale, alcune modifiche riguardano, invece, l’ente promotore, Venezia fiere, con un nuovo presidente, Gabriele Zanetto e un nuovo amministratore delegato, Fulvio Landillo. Come curatore è confermato Antonio Brescacin, che quest’anno ha al suo attivo, in questa veste, anche il I Salone della fotografia moderna e contemporanea, svoltosi a Venezia dal 24 al 26 settembre. Rispetto alle edizioni precedenti quest’anno si profila una maggiore partecipazione delle imprese, quasi un terzo su un totale di un centinaio di espositori. Del resto nel tempo, l’appuntamento va sempre più specializzandosi nella direzione degli incontri tecnici e operativi. Il salone si pone, infatti, come punto di raccordo degli avvenimenti culturali quanto meno nel nord-est, promuovendo una borsa del turismo e delle sponsorizzazioni culturali, allo scopo di definire un calendario concordato delle iniziative culturali e di mettere in contatto l’ente (pubblico o privato) che formula un progetto con le persone o le risorse finanziarie in grado di realizzarlo.Due appuntamenti riguardano aspetti economici, normativi e giuridici: il primo in programma il 3 dicembre, tratterà del primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Federcultura per i lavoratori di questo settore che operano nei musei, nelle biblioteche e negli archivi, finora aggregati ad altre categorie di lavoratori. Il secondo previsto per il 14 dicembre, prenderà in esame le ” Fondazioni di Partecipazioni: pubblico e privato per il no profit” , un nuovo tipo di fondazione che non richiede come requisito preliminare la costituzione di un patrimonio.Quanto all’aspetto più specifico del Salone, vi saranno rappresentati 60 musei, si parlerà del documentario d’arte in Italia e del recupero della conservazione dei legni dei reperti marini. Di particolare rilievo la presentazione del restauro della Madonna dei Pellegrini di Caravaggio, nella chiesa di Sant’Agostino a Roma, curato dall’Istituto Italiano Arte Artigianato e Restauro di Roma.Intanto crescono i patrocinii istituzionali: a quelli del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione, della Provincia e del Comune di Venezia si è aggiunto significativamente, l’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica.Anche quest’anno viene confermato il premio alla Comunicazione, assegnato da una giuria di professionisti, coordinata da Adriano Donaggio, mentre nell’ambito del Salone si parlerà della possibile istituzione di un Prix Européen de valorisation du Patrimoine, a cura di Les Rencontres-Association des Villes et Régions de la Grande Europe pour la Culture.Per i visitatori dei Salone sono previsti sconti in tutti i musei della città e nei parcheggi comunali e dei Tronchetto.